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Sale la disoccupazione: tutti i dati Istat di giugno

Da Redazione

Luglio 31, 2018

Sale la disoccupazione: tutti i dati Istat di giugno
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I dati Istat di giugno tornano a essere negativi per la nostra penisola, dopo che negli scorsi mesi il dato aveva mostrato un andamento positivo dell’occupazione. Sale la disoccupazione di due decimi di punto in percentuale, e cresce – di conseguenza – il numero dei disoccupati; allo stesso tempo, il numero di occupati cala di diverse migliaia di unità. Crescono ancora i dipendenti a termine, aggiornando nuovamente il record storico. Questi tutti i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, raggruppati sia per fasce di età sia per andamento annuale.

Sale la disoccupazione: l’andamento annuale è ancora positivo

Dopo diversi mesi in cui l’andamento di occupazione e disoccupazione era stato sostanzialmente positivo, adesso sale la disoccupazione anche se l’andamento annuale risulta essere ancora positivo. Per dato relativo alla disoccupazione si intende il numero totale di persone che cercano un impiego sul totale della forza lavoro; rispetto alla scorsa nota Istat, dove il dato era pari al 10,7%, la disoccupazione è aumentata di due decimi di punto in percentuale. Il numero totale di disoccupati è così pari a 2 milioni e 866 mila.

L’Istat ha sottolineato anche quanto il dato vada analizzato nell’andamento annuale. Il 2018, quindi, può ancora riserbare notizie positive in tal senso, con il dato totale della disoccupazione che risulta essere in calo: secondo l’Istat, la disoccupazione su base annuale “cala lievemente, mantenendosi sui livelli della fine del 2012”.

In quali fasce di età si raggruppa la disoccupazione?

L’Istat ha rilevato quanto la disoccupazione si redistribuisca in fasce di età specifiche. Il livello degli under 25 in cerca di occupazione è ancora piuttosto alto, specie se rapportato al dato di febbraio 2007. In quel momento specifico, la disoccupazione giovanile era pari al 19,5%, mentre adesso è superiore di 13 punti. Tuttavia, il dato è positivo se rapportato al marzo del 2014, quando era pari al 43,5%.

Dato, inoltre, in controtendenza rispetto alle ultime analisi è quello del calo sensibile di occupati over 50. Il maggiore invecchiamento e le ultime riforme pensionistiche avevano fatto in modo che la disoccupazione, in questa classe di età, fosse molto bassa.

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