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Melanomi e nei a rischio, cosa sono: sintomi e come riconoscerli

Da Redazione

Maggio 05, 2019

Melanomi e nei a rischio, cosa sono: sintomi e come riconoscerli
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L’epidermide è, assieme al derma, il più esterno dei due strati che compongono la pelle. Come rivestimento superficiale dell’organismo è interessata da vari fenomeni, patologie o sintomi. Due di questi sono i melanomi e i nei – naturalmente presenti sul corpo –  che, se a rischio, potrebbero trasformarsi e degenerare in melanoma. Il melanoma è la forma più pericolosa di tumore cutaneo, che si origina dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento naturale della pelle. Solitamente il melanoma insorge a partire da un neo preesistente o in generale da un punto o una porzione dell’epidermide, ma può anche, in rari casi, formarsi nelle iridi degli occhi e negli organi interni, come l’intestino.

Contenuti

Melanomi, tumori cutanei: dettagli e informazioni

Ancora non sono state chiarite con certezza le cause che potrebbero portare alla comparsa di un melanoma. Sicuramente uno dei comportamenti a cui prestare attenzione o da evitare è un’eccessiva esposizione ai raggi UV del sole o delle lampade abbronzanti. La prevenzione può essere svolta in modo efficace utilizzando una protezione per la pelle e limitando le ore in cui ci si espone ai raggi solari, soprattutto quando le radiazioni ultraviolette sono più intense.

Ci sono anche altre possibili cause da considerare nella formazione di un melanoma:

  • carnagione molto chiara
  • storia di scottature e ustioni ripetute, specialmente in tenera età
  • abitare in una zona vicina all’Equatore, dove i raggi UV colpiscono con particolare intensità
  • avere molti nei sulla pelle – tra i 50 e i 100
  • avere familiarità con il melanoma
  • avere un sistema immunitario debole e debilitato
  • essere particolarmente predisposti in quanto donne
  • avere più di 40 anni

Tipologie e sintomi del melanoma

Come riportato da doveecomemicuro.it, il melanoma può svilupparsi in più tipologie diverse, con differenti gradi di gravità:

  1. Melanoma a diffusione superficiale: E’ la forma più comune e meno aggressiva del melanoma, perché tende a diffondersi sullo strato superficiale dell’epidermide senza infiltrarsi in profondità o generare metastasi.
  2. Melanoma nodulare: E’ questa la tipologia più aggressiva e pericolosa di melanoma, perché invasiva e produttrice di metastasi. Insorge generalmente sulla schiena, sul torace, sulla testa e sul collo.
  3. Melanoma acrale: Questo tipo di melanoma è molto raro e pericoloso perché si forma in zone particolari – che magari si tengono meno sotto controllo – come ad esempio sotto le unghie o nelle palme di mani e piedi. Si sviluppa con un aspetto simile ad un ematoma.
  4. Lentigo maligna: È il melanoma della vecchiaia, che si origina da una macchia senile e che progredisce lentamente. Non è un melanoma invasivo o aggressivo.

Nonostante vari gradi di pericolosità, il melanoma rimane un tumore cutaneo maligno che deve essere individuato tempestivamente. Riconoscerne i sintomi è fondamentale per avere una diagnosi immediata e poter adottare la terapia più adatta per combatterlo. Il melanoma può svilupparsi in qualunque parte della pelle del nostro corpo, ma con più probabilità nelle aree particolarmente esposte alle radiazioni solari: viso, arti, schiena. Nelle persone con una pigmentazione  e una pelle molto scura, al contrario, il melanoma può insorgere  nelle zone più nascoste dell’epidermide. Vediamo quali sono i principali sintomi del melanoma, per poterlo riconoscere immediatamente e curare:

  • Cambiamento di un neo pre-esistente
  • Comparsa improvvisa di un nuovo neo o di una zona pigmentata della pelle
  • escrescenza nuova e anomala sulla pelle
  • ulcerazione che fatica a guarire

Neo a rischio, come riconoscerlo: caratteristiche e sintomi

Il melanoma non si sviluppa necessariamente da un neo pre-esistente. Può infatti insorgere anche in altre parti del corpo. E’ sempre bene, tuttavia, prestare attenzione alla condizione della propria pelle e dei propri nei. Come si può riconoscere un neo a rischio, che potrebbe potenzialmente degenerare in un melanoma? Prima di tutto vediamo le caratteristiche che deve avere un neo per essere considerato innocuo:

  • Colore uniforme – nocciola, marrone o nero.
  • Bordi distintamente separati dal resto della pelle e non frastagliati.
  • Forma rotonda o ovale.
  • Dimensioni non superiori ai 6 mm di diametro.
  • Numero variabile tra i 10 e i 50.

Passiamo invece ora alle caratteristiche di un neo che sta cambiando stato e che potrebbe diventare un fattore di rischio da tenere sotto controllo:

  • Asimmetrico: bisogna prestare particolare attenzione ai nei con forme asimmetriche anche se questa asimmetria riguarda una sola parte.
  • Bordi irregolari: i melanomi presentano normalmente bordi frastagliati, non lisci come i nei normali.
  • Colore diverso: il melanoma assume tonalità diverse da quelle dei nei normali, con sfumature bluastre o rosate. Può anche succedere che il colore appaia non uniformemente distribuito, con zone più chiare e altre più scure.
  • Diametro eccessivo: Superiore ai 6 mm dei nei normali.
  • Evoluzione e cambiamento: Se un neo subisce dei cambiamenti improvvisi, è il caso di allertarsi e prenotare una visita dermatologica. Quando un neo fa prurito, si ingrandisce in poco tempo, sanguina o cambia colore è consigliato contattare uno specialista per un controllo.

Mappatura dei nei, cos’è: controllo e prevenzione del melanoma

La prevenzione del melanoma, oltre a passare per un’adeguata protezione della propria pelle e una limitata esposizione ai raggi UV, si avvale anche della mappatura dei nei. Per richiederla ci si deve rivolgere ad uno studio dermatologico, dove si verrà sottoposti ad una prima visita che include:
  • Anamnesi e valutazione del rischio: Lo specialista si informerà della storia clinica del paziente per capire il caso che ha di fronte e valutare eventuali fattori di rischio.
  • Disegno mappa nei, macchie e lesioni: Durante la priva visita il dermatologo, oltre ad informarsi dell’anamnesi familiare del paziente e ad ispezionare la cute, realizzerà su cartone una vera e propria mappa dei nei e delle macchie e/o lesioni che sono più a rischio di trasformarsi in tumori.
  • Dermoscopia o dermatoscopia dei nei: E’ una tecnica non invasiva che si avvale di uno strumento ottico chiamato dermatoscopio che ingrandisce  qualunque porzione di pelle per poterla osservare nel dettaglio.

 

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