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Musk: Ecco come Twitter ha insabbiato il caso del figlio del Presidente Biden

Da Redazione

Dicembre 03, 2022

Musk: Ecco come Twitter ha insabbiato il caso del figlio del Presidente Biden
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Prima delle elezioni presidenziali americane del 2020 Twitter oscurò la notizia del New York Post su alcune email segrete del figlio di Biden. Elon Musk rende tutto pubblico.

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Elon Musk rende pubblici i file sul caso Hunter Biden

Il CEO di Twitter Elon Musk ha condiviso una serie di tweet contenenti documenti interni su come la società nel 2020 ha gestito un articolo su Hunter Biden, figlio del candidato democratico Joe Biden, impedendo in modo controverso alle persone di twittare e inviare messaggi diretti al riguardo.

In una serie di tweet, lo scrittore Matt Taibbi ha affermato di aver ricevuto “migliaia di documenti interni” da fonti di Twitter – e lo stesso Musk ha twittato “Eccoci!! 🍿🍿” quando è iniziata la discussione.

Il thread è arrivato dopo che Musk ha anticipato che il funzionamento interno di Twitter del periodo che ha preceduto l’acquisto da parte del patron di Tesla, sarebbe stato esposto. Nello specifico, Musk ha detto che i “file Twitter sulla soppressione della libertà di parola” sarebbero stati presto pubblicati, aggiungendo che il pubblico ha il diritto di conoscere le discussioni del passato.

I tweet di Matt Taibbi su come Twitter ha oscurato una notizia sul figlio di Biden

La pubblicazione dei documenti da parte di Taibbi ha assunto la forma di una critica al modo in cui il precedente management di Twitter – prima che Musk lo acquistasse in ottobre per 44 miliardi di dollari – ha gestito la situazione e la società, sostenendo (senza prove evidenti) che avesse preferenze elettorali nei confronti dei Democratici.

Molti dei dettagli rilasciati da Taibbi erano già stati resi pubblici, comprese le azioni intraprese dalla società riguardo all’articolo del New York Post dell’ottobre 2020 che affermava di avere avuto accesso ad una email tra Hunter Biden e un uomo d’affari ucraino.

Le e-mail condivise da Taibbi mostrano un lungo dibattito interno tra i dipendenti di Twitter – inclusi almeno due ex senatori repubblicani – su come gestire al meglio la storia del New York Post e su come parlare di tale gestione al pubblico e ai legislatori.

Taibbi ha anche incluso screenshot di e-mail di richieste di persone non identificate nell’amministrazione Biden, che chiedevano a Twitter di agire contro determinati tweet. Secondo NBC News molti, se non tutti i tweet in questione violavano le regole di Twitter.

L’articolo del New York Post su Hunter Biden di Ottobre 2020

La controversia che coinvolge Twitter e Hunter Biden risale all’ottobre 2020, settimane prima delle elezioni presidenziali tra Joe Biden e l’allora presidente Donald Trump. L’articolo del New York Post del 14 ottobre 2020, sembra contenesse un’e-mail indirizzata al giovane Biden, ringraziandolo per aver presentato l’uomo d’affari a suo padre, quando Joe Biden era vicepresidente.

L’e-mail faceva parte di una cache di documenti forniti al New York Post dall’allora avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, che ha affermato di aver ottenuto i file da un laptop lasciato in un negozio di computer del Delaware.

Sia Twitter che Facebook si sono mobilitati per limitare la diffusione dell’articolo. Twitter ha impedito alle persone di twittare il link all’articolo del New York Post o di inviarlo tramite messaggi privati.

Twitter ha una politica contro la distribuzione di “materiali compromessi”, ovvero hackerati. Questa policy è il risultato del fiasco che ha riguardato il furto e poi della diffusione delle e-mail dei Democratici durante le elezioni del 2016. E ha menzionato questa politica come uno dei motivi per cui ha limitato la diffusione dell’articolo.

Taibbi ha comunque scritto di non aver alcuna prova del coinvolgimento del governo nella mossa di Twitter di bloccare la storia del New York Post.

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