Occupazione alla Sapienza di Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito
Da Redazione
Febbraio 03, 2023
Alcuni studenti dell’Università La Sapienza di Roma hanno occupato un’aula in segno di solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito. Ne spiegano i motivi.
Occupazione alla Sapienza di Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito
L’aula 1 della Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma è stata occupata. A mobilitarsi sono stati alcuni studenti dell’ateneo romano, la decisione ha fatto seguito ad una riunione tenuta oggi, 3 febbraio 2023, per esprimere solidarietà ad Alfredo Cospito.
Alfredo Cospito è il detenuto anarchico in sciopero della fame da ormai più di 100 giorni, chiede allo Stato che gli venga revocato il 41bis, ovvero il carcere duro, un regime di detenzione che impedisce al detenuto di mantenere i contatti con le associazioni criminali di riferimento. Il 41 bis è generalmente riservato a determinate fattispecie di reati gravi, che spesso fanno capo capo a contesti delinquenziali associativi, di matrice mafiosa o camorristica, di matrice eversiva o terroristica.
Su uno striscione fuori la Facoltà di Lettere della Sapienza occupata, si legge: “Lettere occupata. Al fianco di Alfredo, contro il 41bis”. Il gruppo di studenti che occupa l’aula ha riferito che: “Da stasera rimarremo qui e usciremo sabato”. Gli stessi hanno altresì annunciato che prepareranno la loro partecipazione al corteo in programma a Roma per il giorno 4 febbraio 2023, ancora una volta in segno di solidarietà per il detenuto in 41bis Cospito.
I motivi dell’occupazione della Facoltà di Lettere della Sapienza
Alla suddetta riunione presieduta dagli studenti occupanti erano presenti anche le associazioni Cambiare Rotta e Link.
Proprio Cambiare Rotta ha dedicato un post su Instagram alla mobilitazione di un gruppo di studenti dell’ateneo romano, nella cui descrizione si leggono i motivi della loro condotta:
“Come studenti e studentesse della Sapienza, nell’assemblea cittadina di oggi, abbiamo deciso collettivamente di occupare la facoltà di Lettere, contro ergastolo, ostatività e 41 BIS, in solidarietà ad Alfredo Cospito.
A 106 giorni di sciopero della fame di Alfredo Cospito pensiamo sia importante prendere parola sulle problematicità del sistema carcerario. Dall’omicidio di 13 detenuti durante le rivolte carcerarie del marzo 2020, ai pestaggi subiti nelle celle nei mesi seguenti, lo stato conferma l’uso di strumenti di tortura come il 41 BIS e l’ergastolo ostativo prettamente volto a punire il dissenso nel nostro paese.
[…] Non esiste e non chiediamo una “trattativa tra Stato ed anarchici” ma l’abolizione di torture istituzionalizzate.”
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