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Premier Giorgia Meloni affronta il caso Alfredo Cospito: “non è una vittima”

Da Redazione

Febbraio 04, 2023

Premier Giorgia Meloni affronta il caso Alfredo Cospito: “non è una vittima”
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La Premier Giorgia Meloni affronta il caso Cospito e richiama le forze politiche alla responsabilità: l’anarchico non è un vittima.

Premier Giorgia Meloni affronta il caso Alfredo Cospito: “non è una vittima”

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri e leader del partito Fratelli d’Italia, ha affrontato il caso Alfredo Cospito in due differenti occasioni negli ultimi giorni. Innanzitutto, ne ha parlato in un’intervista a Rete4, e non ha trascurato la vicenda neanche nel corso dell’incontro con il cancelliere Olaf Scholz a Berlino.

Nell’intervista rilasciata a Rete4, Giorgia Meloni vuole ricordare che eventi simili a quelli che stanno infiammando i dibattiti politici si sono già verificati in passato, e l’anarchico Alfredo Cospito si è già trovato in una posizione quasi analoga a quella attuale.

“Una cosa interessante che non si è notata: Cospito nel 1991, già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame, e venne graziato. Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente. Non stiamo parlando di una vittima, per come la vedo io”.

La premier ha poi proseguito riassumendo brevemente il caso: “Penso che bisogna fare un po’ di chiarezza. Chi è Alfredo Cospito? È un anarchico, in carcere perché condannato per il reato di strage e perché tra le altre cose ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo nucleare.Cospito finisce al 41 bis perché durante la detenzione mandava o trovava il modo di fare arrivare messaggi agli anarchici che erano fuori dicendo ‘continuate la lotta, organizzatevi’”.

Il 41 bis “è un istituto preciso – ha aggiunto Meloni – che viene preso in considerazione in base alla gravità del reato e alla capacità che si ha di comunicare con l’esterno e se c’è una pericolosità in quella comunicazione. Cospito per questo finisce al carcere duro e comincia a fare lo sciopero della fame non solo perché rifiuta il carcere duro ma anche perché rifiuta l’istituzione del carcere.

Giorgia Meloni non manca di menzionare le mobilitazioni anarchiche delle ultime settimane e la loro pericolosità per l’incolumità delle istituzioni: “gli anarchici di vario genere in tutta Europa cominciano a minacciare lo Stato italiano, ad avviare una battaglia contro lo Stato, in forza della quale sono saltate in aria auto di nostri diplomatici, di persone che lavorano per lo Stato. Lo Stato deve indietreggiare o no nel momento in cui è minacciato da gente che dice ‘se non togliete il 41 bis, se non togliete Cospito dal 41 bis noi vi facciamo saltare in aria’?”.

Meloni sul caso Cospito durante l’incontro con il cancelliere tedesco

Durante l’incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la Premier Giorgia Meloni risponde ad una domanda sull’anarchico in sciopero della fame, e coglie l’occasione per richiamare alla responsabilità tutte le forze politiche.

“Noi abbiamo in questo momento un problema che mi pare che molti stiano sottovalutando. C’è lo Stato italiano oggetto di attacchi da parte degli anarchici, in Italia e nelle sue sedi all’estero, con l’obiettivo di abolire uno strumento che noi reputiamo efficace. È lo stesso obiettivo della mafia. Di fronte a una minaccia crescente penso che tutti dovremmo ragionare su un livello più alto, senza dividerci. Oggi c’è una minaccia reale e vorrei richiamare tutti alla responsabilità.

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