Pignoramento conto corrente Agenzia delle Entrate per multe non pagate, le cose da sapere
Da Redazione
Giugno 10, 2017
Con la rottamazione di Equitalia dal 1 luglio 2017, il Fisco sotto forma dell’Agenzia delle Entrate è autorizzato al pignoramento del conto corrente delle somme dovute per cartelle esattoriali e soprattutto per le multe non pagate. Ma le associazioni dei consumatori chiariscono alcuni punti soprattutto per tranquillizzare gli automobilisti spericolati e sbadati che non hanno ancora pagato le sanzioni. E c’è paura per l’avvicinarsi della data del 1 luglio 2017, visto che molti pensano che il pignoramento delle cifre per coprire i debiti verrà realizzato in modo automatico e senza richiedere autorizzazioni. Ma è davvero così?
In caso di multa non pagata, il conto corrente non verrà bloccato in automatico: prima di arrivare al pignoramento o a qualsiasi atto di riscossione coattiva, chi ha ricevuto la cartella esattoriale ha ben 60 giorni per pagarla, contestarla o chiedere la rateizzazione della stessa. Stessa cosa per gli altri debiti e per le cartelle ex Equitalia che potranno arrivare in caso che il contribuente sia in debito col Fisco.
Per chi ha debiti fino a 1000 Euro, l’Agenzia delle Entrate attenderà 120 giorni prima di inviare un ulteriore avviso e poi intraprenderà la procedura di riscossione. Altroconsumo, la nostra fonte, riporta che il procedimento da parte del Fisco sarà molto veloce, ma non significa che i contribuenti si vedranno bloccato il proprio conto corrente alla cieca, come succedeva a volte con l’ex Equitalia. I disagi per i privati, ma soprattutto per le aziende erano notevoli, visto che comportavano l’impossibilità di pagare dipendenti e fornitori, oltre a lavorare e guadagnare di che vivere.
Equitalia, inoltre, ha chiarito che non è vero che dal 1 luglio 2017 l’Agenzia delle Entrate potrà pignorare i conti correnti dei contribuenti debitori senza obbligo di richiesta di intervento dell’Autorità Giudiziaria, in quanto sarà obbligata per legge a osservare la procedura di pignoramento in vigore dal 2005.
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