Rimborsi biglietti aerei cancellati per il Coronavirus: le informazioni dell’ENAC
Da Redazione
Marzo 02, 2020
Il Coronavirus ha condizionato totalmente anche gli spostamenti a livello mondiale, e in particolare tutte quelle tratte legate all’Italia. Sono migliaia i voli cancellati, sospesi o rinviati ad oggi, tra quelli che erano in arrivo sul suolo italiano, che avrebbero soltanto dovuto transitarvi, ma soprattutto che avrebbero dovuto partire dalla nostra nazione. Adesso arrivano informazioni molto importanti in merito al rimborso dei biglietti cancellati, direttamente dall’ENAC.
VOLI CANCELLATI IN ITALIA: TUTTE LE COMPAGNIE
Una situazione anche forzata, che non ha colpito solamente le compagnie nostrane. Se Alitalia si sta trovando ad affrontare un ulteriore problema che va ad accentuare una crisi già in atto (chiesta di conseguenza la cassa integrazione per altre quasi 4000 persone), anche le compagnie aeree estere hanno preso decisioni rispetto alla cancellazione dei biglietti da o per l’Italia. Andiamo a vedere quali.
Partendo da British Airways, che ha deciso di prolungare le misure eccezionali (che prima erano fino all’11 marzo) almeno fino al 28 marzo, arrivando alla compagnia israeliana El Al, che cancella i voli per l’Italia almeno fino al 14 marzo. Stessa strada imboccata anche da tutto il gruppo Lufthansa (Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings), che ha voluto tagliare decine di voli per il mese di marzo e in alcuni casi addirittura fino al termine di aprile.
Tagli importanti anche per le compagnie low cost, dall’irlandese Ryanair all’ungherese Wizz Air, sino ad EasyJet (con quest’ultima che annullerà almeno un volo su dieci – circa 500 – nel mese di marzo). Il gruppo Air France-Klm è invece ancora fermo in una situazione di stallo, e sta valutando in queste ore quale sia la miglior decisione da prendere.
RIMBORSI BIGLIETTI AEREI CANCELLATI: COSA DICE L’ENAC
Tutte queste cancellazioni portano però ad un problema da risolvere, di grandissime dimensioni. Cosa devono e possono fare gli utenti nel caso in cui un volo già prenotato venga annullato? In merito, è stato recentemente emesso un comunicato ufficiale da parte dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che è stato assolutamente esplicativo. Sul sito web dell’ente si legge infatti: “A seguito della decisione di alcuni Paesi di imporre restrizioni all’accesso di passeggeri provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, assunte al fine di limitare l’espansione della epidemia Covid19, l’ENAC fornisce le seguenti informazioni in merito alla tutela dei diritti previsti dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004 per i casi di cosiddetta ‘forza maggiore'”.
In sostanza, tutti quei passeggeri che sono al momento in possesso di un biglietto aereo il cui volo è cancellato o che si trovano nella situazione di essere soggetti alle restrizioni di Paesi terzi imposte nei confronti delle persone che provengono o che abbiano soggiornato in Italia negli ultimi 14 giorni, hanno diritto al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore. Non hanno invece diritto alla compensazione pecuniaria, di cui all’art. 5 del Reg. numero 261 del 2004, che regola i casi di cancellazione, negato imbarco e ritardo prolungato in quanto la cancellazione del volo non è dipendente da causa imputabile al vettore, ma, appunto, a cause di forza maggiore.
Quali compagnie si sono già mosse in questo senso? La prima ad occuparsi concretamente della questione è stata la low cost Ryanair, che ha anche già annunciato due possibili soluzioni: da una parte il rimborso completo dei biglietti, dall’altra – se preferito dal cliente – il cambio di prenotazione gratuito per una data successiva. Queste soluzioni sono valida per tutti i suoi voli in partenza dall’Italia e diretti verso Giordania, Israele, Montenegro e Georgia, ovverosia tutti quei Paesi serviti dalla compagnia e che hanno imposto il blocco dei voli dall’Italia e chiuso temporaneamente le frontiere ai cittadini italiani.
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