Il Coronavirus destabilizza Alitalia: calo prenotazioni, 4 mila in cassa integrazione
Da Redazione
Febbraio 28, 2020
La situazione di Alitalia non è più rosea già da tempo, ormai. I competitor sono sempre più numerosi ed “agguerriti” e la compagnia italiana ha perso quel primato che fino a qualche anno fa poteva vantare, con merito. A rendere la questione ancora più spinosa, nelle ultimissime settimane, ha contribuito anche la nuova emergenza virale che sta monopolizzando – a ragione – l’attenzione mondiale. Infatti, adesso anche il Coronavirus destabilizza Alitalia: andiamo a vedere in che modo, perchè e quali possono essere le conseguenze.
Il principale marchio commerciale italiano del settore, con sede a Fiumicino, ha mantenuto aperti i propri stabilimenti in questo periodo. Dunque, l’emergenza non deriva da un possibile contagio rilevato all’interno di uno degli aeroporti. Quel che è cambiato drasticamente, piuttosto, è il rapporto della clientela con questi posti. Il virus sta infatti almeno parzialmente paralizzando il pianeta, e gli spostamenti sono limitati e vincolati. Talvolta, per stessa volontà dei possibili viaggiatori; in altre occasioni per via delle restrizioni imposte da Nazioni straniere.
COME IL CORONAVIRUS DESTABILIZZA ALITALIA
Insomma nell’ultimo periodo si è registrato un fortissimo calo di prenotazioni: da una parte il virus ha spaventato l’utenza, che preferisce non muoversi proprio in questo periodo per evitare di capitare in zone di possibile contagio. Dall’altra parte, sono numerosi i paesi che stanno imponendo un divieto di ingresso agli italiani: non per questioni razziali ovviamente, ma per via dei focolai di Coronavirus riscontrati in Italia nelle scorse settimane. I nostri compaesani possono essere più facilmente veicoli del virus, ed ecco che per loro i confini sono chiusi.
La somma di questi due elementi ha portato ad una frenata netta sulle prenotazioni, e talvolta all’annullamento di voli già prenotati. Dati che diventano sensibili e significativi, per una realtà già in difficoltà. Quale la conseguenza? Una decisione choc da parte della compagnia: Alitalia infatti, dopo aver valutato il da farsi, ha richiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per 3.960 dipendenti. Per rendere l’idea, la compagnia di bandiera vanta circa 11.500 dipendenti in totale, quindi si capisce come la precedente cifra sia davvero enorme.
Precedentemente, “solo” 1.020 lavoratori Alitalia vedevano la propria Cigs scadere il 23 marzo; adesso invece la compagnia ha chiesto altri sette mesi di Cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per un totale di 3.960 dipendenti. Adesso, è scontro con i sindacati con che hanno definito questa ipotesi “assolutamente inaccettabile”. A prescindere da come si risolverà la questione, c’è una certezza: il Coronavirus destabilizza anche Alitalia.
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