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Rottamazione bis cartelle esattoriali: il governo approva il decreto

Da Redazione

Ottobre 13, 2017

Rottamazione bis cartelle esattoriali: il governo approva il decreto
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Il consiglio dei Ministri di oggi ha anticipato la Legge di Bilancio 2018 che dovrebbe essere presentata entro lunedì prima di essere inviata a Bruuxelles. Nel decreto rottamazione bis delle cartelle esattoriali e golden power per Telecom.

Legge di Bilancio 2018, riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle

Oggi 13 ottobre 2017, intorno all’ora di pranzo, si è concluso il consiglio dei Ministri riunitosi per l’approvazione del decreto fiscale. L’annuncio è stato dato da Anna Finocchiaro, ministro dei rapporti con il Parlamento. Il documento non era incluso nell’ordine del giorno ma di fatto annuncia la Legge di Bilancio 2018 che deve essere presentata il prossimo lunedì prima di iniziare l’iter parlamentare e prima di essere inviata a Bruxelles.

La questione più importante riguarda la rottamazione bis delle cartelle esattoriali. Chi non ha pagato le rate in scadenza il 31 luglio e il 2 ottobre, può provvedere al saldo entro novembre per mettersi in regola. I contribuenti con piani di dilazione attivi non ammessi alla definizione agevolata perché non in regola, possono pagare gli arretrati entro maggio 2018. Sarà possibile inoltre procedere con la rottamazione delle cartelle esattoriali ricevute sino a settembre 2017, con un piano di 5 rate da saldare entro febbraio 2019.

Golden Power Telecom: le precisazioni del ministro Anna Finocchiaro

Il ministro Finocchiaro si è concentrata inoltre sul golden power, ovvero sull’utilizzo di poteri speciali nei confronti di aziende come Telecom Italia che è guidata da Vivendi. È al vaglio una soluzione strategica che sarà affrontata nella riunione di lunedì sulla Legge di Bilancio 2018. Il decreto fiscale contiene anche una norma anti-scalate che prevede l’invio di una lettera da parte di un investitore quando si supera una soglia azionaria prestabilita. Anche in questo caso il riferimento è a Vivendi e alla scalata Mediaset. Infine è previsto lo stanziamento di 600 milioni di euro a favore di Alitalia e la proroga del prestito ponte concesso lo scorso maggio.

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