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Russia: studentessa rischia 10 anni di carcere per una storia su Instagram

Da Redazione

Febbraio 15, 2023

Russia: studentessa rischia 10 anni di carcere per una storia su Instagram
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In Russia una studentessa di 20 anni rischia una pena detentiva fino a 10 anni per aver pubblicato una storia su Instagram contro la guerra in Ucraina.

Russia: studentessa rischia 10 anni di carcere per una storia su Instagram

In Russia le forze dell’ordine si mobilitano per mantenere alta l’adesione dei cittadini alla guerra in Ucraina, e ciò include il contrasto al dissenso. Sembra che l’opinione pubblica russa debba essere compatta al fianco del Cremlino.

Il presidente Putin aveva già invitato il popolo a separare “i veri patrioti dalla feccia e dai traditori”, lo ricorda la BBC che riporta la notizia di una studentessa ventenne arrestata per aver pubblicato una storia su Instagram in apparente contrasto con la linea di adesione richiesta ai cittadini.

La giovane russa protagonista di questa storia raccontata dalla BBC è Olesya Krivtsova, che racconta di aver pubblicato “una storia su Instagram sul ponte riflettendo su come gli ucraini fossero contenti di quello che era successo”. La vicenda in questione è l’attacco ucraino al ponte che collega la Russia alla Crimea, che risale allo scorso ottobre.

Olesya Krivtsova ripercorre il momento in cui le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in casa sua per arrestarla: “Stavo parlando al telefono con mia madre, quando ho sentito la porta d’ingresso aprirsi. Sono entrati molti poliziotti. Mi hanno portato via il telefono e mi hanno urlato di sdraiarmi sul pavimento.

Al momento Krivtsova si trova agli arresti domiciliari, ma è stata accusata di giustificare il terrorismo e screditare le forze armate russe: rischia fino a 10 anni di detenzione. “Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse ricevere una pena detentiva così lunga per aver pubblicato qualcosa su Internet”, dichiara la studentessa dell’Università Federale Settentrionale di Arkhangelsk, ora sulla lista russa di terroristi ed estremisti.

Secondo quanto riferito da Olesya Krivtsova, la giovane aveva già sospetti che alcuni suoi colleghi universitari di storia stessero discutendo all’interno di una chat sulla possibilità di denunciarla alle autorità per non essere favorevole alla guerra in Ucraina, accusandola di “post provocatori di carattere disfattista ed estremista”.

Sembra infatti che da quando Putin abbia invitato i cittadini a contrastare gli oppositori, in tutto il paese hanno iniziato ad intensificarsi le segnalazioni e le denunce contro i concittadini che si mostrano contrati alla guerra. Anche negli ambienti accademici accade che studenti e insegnanti si denuncino reciprocamente.

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