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Violenze in una RSA: maltrattamenti e insulti agli anziani, dieci arresti

Da Redazione

Febbraio 15, 2023

Violenze in una RSA: maltrattamenti e insulti agli anziani, dieci arresti
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In una RSA della provincia di Imperia interviene la Guardia di Finanza per violenze e maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti.

Violenze in una RSA: violenze e insulti agli anziani, dieci arresti

Nella Residenza Sanitaria Assistenziale ”Le  Palme” di Taggia, in provincia di Imperia, si verificavano quotidianamente violenze e maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti. Le immagini e i video della Guardia di Finanza sono difficili da guardare per la cattiveria insita nei gesti di coloro che avrebbero dovuto tutelare e proteggere gli ospiti della RSA.

Le riprese mostrano chiaramente maltrattamenti fisici: pugni sul viso, braccia e polsi torti, spray deodorante in faccia e pasti gettati nel gabinetto. Non mancano purtroppo anche evidenze di abbandono degli anziani: gli operatori sanitari non di rado lasciavano gli ospiti senza le cure essenziali, come i pasti, i trattamenti igienici, il cambio postura; attività che tuttavia venivano indicate nel diario di lavoro quotidiano come espletate.

I maltrattamenti, le violenze e le negligenze documentate dalla Guardia di Finanza hanno portato all’arresto di dieci operatori della RSA e alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio per altre 14 persone.

Le accuse mosse ai ventiquattro soggetti indagati sono di maltrattamento e abbandono aggravati contro anziani che per la maggior parte sono ultraottantenni parzialmente o completamente non autosufficienti.

Maltrattamenti fisici e morali continui nella RSA di Taggia

Secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, gli operatori della Residenza Sanitaria Assistenziale ”Le  Palme” di Taggia non si limitavano a maltrattamenti sporadici, ma sottoponevano quotidianamente gli anziani a violenze fisiche e morali. Queste sofferenze continue rappresentavano una fonte perenne di disagio “incompatibile con le normali condizioni di vita, instaurando un clima di generale vessazione”.

Dalle indagini emergono atteggiamenti e condotte raccapriccianti, con aggressioni verbali e fisiche ai danni degli anziani abbandonati a se stessi: minacce verbali, umiliazioni, insulti, percosse e pasti saltati, che spesso venivano gettati nei wc o nei lavandini come forma di punizione.

L’igiene personale degli ospiti, incluse le docce e il cambio dei pannoloni, era negletta. La Guardia di Finanza fa sapere anche di “ripetute omissioni della doccia periodica e dei cambi di postura, questi ultimi notoriamente necessari per prevenire le piaghe da decubito e, in  generale, per salvaguardare le condizioni igieniche dei pazienti”.

Messa a rischio ripetutamente anche l’incolumità degli anziani nelle proprie stanze: gli operatori si allontanavano senza alzare le barre di sicurezza del letto.

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