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Sanremo 2023: monologo di Chiara Francini sulla maternità mancata

Da Redazione

Febbraio 11, 2023

Sanremo 2023: monologo di Chiara Francini sulla maternità mancata
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L’attrice Chiara Francini porta sul palco del Teatro Ariston di Sanremo un monologo sulla maternità mancata e su cosa voglia dire essere una donna senza figli nella società di oggi.

Sanremo 2023: il monologo di Chiara Francini sulla maternità mancata

Otto minuti di pura riflessione, l’attrice Chiara Francini porta sul palco del Teatro Ariston di Sanremo un monologo che riflette la condizione delle donne senza figli nella società di oggi, che vede ancora nelle donne la necessità della maternità e considera meno donne coloro che, per scelta o qualsiasi altro motivo, non diventano madri.

Il monologo di Francini inizia con la presa di consapevolezza del fatto che “Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio”. E prosegue: “Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro. Mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine”.

Francini menziona la sua crescita professionale e il modo in cui nella nostra società, per le donne, i traguardi nel lavoro non riescono mai ad eguagliare il diventare mamme. Allora il tempo passa e la sensazione di doversi sbrigare prima che sia troppo tardi diventa soffocante.

“E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, sempre guadagnandoci di più, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato, di aver aspettato troppo, di essere una fallita

Tra i passaggi più significativi del monologo, che rende magistralmente e al contempo in parole semplici il senso del discorso, spicca: Io da qualche parte penso di essere  una donna di merda perché non so cucinare, perché non mi sono sposata e perché non ho avuto figli. Razionalmente so che va bene così, ma da qualche parte, dentro di me, c’è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata”.

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