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Siria, scienziato vicino ad Assad ucciso da una bomba

Da Redazione

Agosto 06, 2018

Siria, scienziato vicino ad Assad ucciso da una bomba
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E’ stato ucciso da un attentato in Siria uno scienziato vicino ad Assad. Si tratta di Aziz Asbar, il capo di un centro di ricerche militari specializzato in armamenti del regime siriano. La notizia è stata inizialmente fornita dall’Osservatorio siriano dei diritti umani, per poi essere confermata dal quotidiano “Al-Watan”. L’auto dell’uomo è stata fatta saltare in aria nella provincia di Masyaf, dove si trova il Sscr, il centro di ricerche e studi scientifici dove Asbar operava.

Ucciso scienziato vicino ad Assad in un attentato

Lo scienziato ucciso da un attentato in Siria è Aziz Asbar, il capo di un centro di ricerche militari specializzato in armamenti del regime siriano. Uomo molto vicino a Bashar al-Assad e scienziato nel centro di ricerche e studi scientifici situato nella provincia di Masyaf, Asbar è stato ucciso con una bomba nella propria auto, proprio nella provincia, nello specifico nella periferia di Hama.

Non è ancora chiaro da dove derivi l’attentato, ma le fonti governative parlano di un attacco da parte dell’intelligence israeliana. Il generale si stava occupando della produzione di missili terra-terra a corto raggio.

Non il primo attentato al centro di ricerche in Siria

L’attentato arrivato ad Aziz Asbar è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi che si sono verificati negli ultimi anni. La struttura militare del Sscr era già stata colpita due volte nell’ultimo anno: nello scorso settembre del 2017 e il 22 luglio. In entrambi i casi erano stati raid israeliani a provocare gli attentati, così come si suppone siano anche adesso, secondo quanto affermano le fonti governative della Siria.

Secondo gli Stati Uniti, nella regione di Masyaf, che risulta essere particolarmente bersagliata, venivano prodotte armi chimiche come il gas sarin. Sono 85 gli attacchi chimici totali che si sono verificati nel paese a partire dal 2013 e – secondo quanto afferma Human Rights Watch – la maggior parte di questi sono stati effettuati dal regime.

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