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Spread, una bufala su Twitter fa impennare il differenziale Btp-Bund

Da Redazione

Giugno 16, 2018

Spread, una bufala su Twitter fa impennare il differenziale Btp-Bund
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Che i mercati siano fragili e ogni minima tensione può determinare dei cambiamenti sostanziali in percentuali, numeri e andamenti lo si sapeva già. Che bastasse una bufala su Twitter per far impennare lo spread e far tuonare il mercato tedesco, non ce lo si aspettava. Un giornale satirico tedesco ha pubblicato, su Twitter, un post fake: la decisione, da parte di Angela Merkel, di porre fine all’accordo tra la Cdu della cancelliera stessa e la parte bavarese del partito Cdu, da parte del suo più noto esponente: Horst Seehofer, ministro dell’interno. Il tutto arriva in un momento di forte tensione tra Merkel e Seehofer stesso, e una sola bufala è riuscita a provocare una piccola catastrofe, seppur momentanea.

Un post fake e mini-crollo dei mercati

E’ bastato, dunque, un semplice post fake per provocare un mini-crollo dei mercati, un crash per l’euro e – dulcis in fundo – un aumento dello spread. Tutto parte con il giornale satirico tedesco Titanic, che pubblica un post fake dove dichiara la fine degli accordi tra Angela Merkel e Horst Seehofer, ministro dell’interno tedesco. Non tanto per il post in sè, ma per il momento in cui arriva si è scatenato il caos. Sul tema migranti, infatti, negli ultimi tempi ci sono forti tensioni tra la cancelliera e il ministro.

Il post è rimasto accantonato nei meandri di Twitter per un po’ di tempo, finchè qualcuno la notizia vera e degna di approfondimento e l’ha riportata. Per effetto domino la notizia si è diffusa a macchia d’olio e sono iniziate le forti tensioni. A risentirne è stato innanzitutto l’euro, che ha subito quello che è stato definito un mini-crash: in qualche minuto, infatti, il cambio euro-dollari è andato da 1,1590 a 1,1560. Le tensioni però non finisco qui: i mercati sono, naturalmente, allarmati e non è soltanto un problema tedesco: a risentirne è anche l’Italia, nell’ambito dello spread.

L’aumento dello spread e il calo dell’indice Dax

In pochissimi minuti, chi ha sotto controllo i grafici che indicano l’andamento dei mercati, si trova di fronte a uno spettacolo incredibile. Basta qualche istante per determinare l’aumento dello spread: un balzo di dieci punti, che porta il differenziale Btp-Bund da 220 a 230 punti. E’ l’effetto di un impatto negativo sui titoli di stato tedeschi che, naturalmente, si ripercuote sul differenziale.

In borsa il tracollo lo si avverte attraverso il calo dell‘indice Dax di Francoforte, che negli stessi pochi minuti fa registrare un calo di circa lo 0,23%. Le tensioni si placano nel momento in cui iniziano ad esserci le prime smentite da parte dei politici. I media si prendono qualche attimo per rielaborare le informazioni e si rendono conto che la fonte principale da cui parte tutto è proprio il giornale satirico Titanic, che fa capo a Moritz Hürtgen (editor del giornale stesso). In pochi minuti tutto si ristabilisce e torna alla calma: arrivano anche le scuse da parte dell’editor e il piccolo momento di crisi ha fine.

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