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Ucciso il Brad Pitt iracheno

Da Redazione

Luglio 05, 2017

Ucciso il Brad Pitt iracheno
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Il nome Karar Nushi non dirà nulla a chi vive in Italia, ma questo giovane studente universitario, modello, attore televisivo e teatrale, era definito nell’ambiente il Brad Pitt iracheno. E’ stato trovato morto, il suo corpo esanime mutilato e abbandonato in una strada affollata di Baghdad, capitale di un Iraq ormai sempre più stravolto dal fanatismo religioso di stampo sunnita e sciita, senza distinzioni.

Il Brad Pitt iracheno aveva un nome: Karar Nushi. Studente di Arte e Spettacolo all’Università di Baghdad, si era affermato da alcuni anni come promettente attore teatrale nella capitale e in alcune serie tv a sfondo satirico. Da alcuni suoi amici su Facebook, si è appreso che si stava preparando ad alcune sfilate di moda maschili. Costante della sua breve vita sono state le minacce di morte da parte di fanatici religiosi perché dichiaratamente omosessuale e per il suo modo di vestire giudicato troppo appariscente dai fanatici religiosi sunniti e sciiti. Originario di una piccola località a sud di Baghdad, rifiutava l’uso strumentale della religione pur essendo molto credente e devoto, tanto che spesso faceva visita ai luoghi sacri sciiti della zona, pur vestendosi in maniera poco convenzionale per i conservatori. E anche su Facebook, non solo continuava a vestirsi come voleva, ma noncurante delle minacce, recitava anche in ruoli femminili, provocando le ire dei ceti più conservatori e radicali dell’Islam.

E non è un caso che il corpo senza vita di Karar sia stato abbandonato in Via Palestina, al centro di Baghdad. Dalle prime analisi, si evince che il Brad Pitt iracheno sia stato rapito, barbaramente torturato e mutilato e ucciso, come un monito per tutta la comunità omosessuale della zona. Sono stati i suoi amici a denunciare la scomparsa già dalla domenica, ma pochi giorni dopo, l’amara scoperta. Ucciso per essere stato se stesso, nonostante non abbia fatto male a nessuno, in nome di una religione che sa di bestemmia e blasfemia piuttosto che vera e propria fede. Ma i segni di tortura con armi da taglio in tutto il corpo non spegneranno mai il sorriso di Karar Nushi, il Brad Pitt venuto dall’Iraq.

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