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Vaccini obbligatori: possibile riduzione da 12 a 10?

Da Redazione

Luglio 03, 2017

Vaccini obbligatori: possibile riduzione da 12 a 10?
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Il decreto sui vaccini obbligatori per iscriversi a scuola potrebbe avere delle sorprese inaspettate. In questi giorni, la discussione in atto in Commissione sanità del Senato si sta orientando verso una riduzione delle vaccinazioni obbligatorie: per iscriversi agli istituti scolastici potrebbero servire un minor numero di vaccinazioni obbligatorie: la proposta più papabile è quella di ridurre le vaccinazioni obbligatorie da 12 a 10 , oltre che rendere il concetto di obbligatorietà più flessibile, da riconsiderare dopo i primi tre anni dall’entrata in vigore della legge, e di ridimensionare le multe che i genitori dovranno pagare nel caso in cui i propri figli non vengano vaccinati.

Di fatto è stata accolta la proposta avanzata dalla presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, che verrà messa in votazione domani, martedì 4 luglio 2017 e che ha già ricevuto molti consensi. L’emendamento mira a ridurre il numero di vaccini obbligatori per l’iscrizione a scuola da 12 a 10, dove antimeningite B e C tornerebbero a essere semplicemente raccomandati. Una proposta che mira a rendere più flessibile il tema dell’obbligatorietà: i vaccini obbligatori restano i 6 già previsti come tali nell’esavalente, ovvero anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus B. A questi, si aggiungono come obbligatori l’anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, ma per queste ultime quattro vaccinazioni l’emendamento prevede una rivalutazione dell’obbligo.

In parole povere, si mantiene l’obbligatorietà, ma si introdurrà una verifica dopo tre anni dall’entrata in vigore della legge per monitorare il livello raggiunto di copertura vaccinale. Se risulterà ottimale, l’obbligatorietà potrà essere sospesa solo per questi vaccini. Invece, l’anti-meningite B e C torneranno a essere semplicemente raccomandate perché non esiste attualmente una situazione critica che richiede l’obbligatorietà di immunizzazione, come una epidemia. Domani si discuterà anche sul ridimensionamento delle multe per i genitori che non vaccineranno i propri figli (attualmente, dai 500 ai 7500 Euro con segnalazione alla Procura della Repubblica e al Tribunale per i minorenni), oltre che la cancellazione del rischio di perdita della patria potestà. Contraria all’emendamento il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha ribadito il valore scientifico del decreto sull’obbligo vaccinale previsto per l’iscrizione a scuola.

 

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