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Alfredo Cospito: la Corte di Cassazione rigetta il ricorso, resta al 41 bis

Da Redazione

Febbraio 25, 2023

Alfredo Cospito: la Corte di Cassazione rigetta il ricorso, resta al 41 bis
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La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Alfredo Cospito: l’anarchico in sciopero della fame resterà al 41 bis. Proteste fuori dal tribunale.

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Alfredo Cospito: la Corte di Cassazione rigetta il ricorso, resta al 41 bis

Alfredo Cospito resterà al 41 bis, la Corte di Cassazione ha deciso di rigettare il ricorso del leader anarchico in sciopero della fame da ottobre scorso. Attualmente, Cospito è detenuto nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano.

La decisione della Corte di Cassazione è arrivata dopo diverse vicissitudini: innanzitutto lo sciopero della fame di Cospito che dura da quasi 4 mesi, le proteste e gli atti vandalici degli anarchici che esprimono così solidarietà al loro leader, le condizioni di salute precarie del detenuto che hanno reso necessario anticipare l’udienza, e infine otto lunghe ore di Camera di Consiglio prima che i giudici annunciassero il verdetto della Corte Suprema.

La Corte ha rigettato anche la richiesta della procura generale di annullare l’ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 con il quale si confermava il 41bis per Cospito. E non solo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione “condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali”.

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, commenta: “Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione. Come più volte illustrato in Parlamento, essa attiene al procedimento giurisdizionale di competenza esclusiva della magistratura nella sua piena autonomia e indipendenza.

Dichiarazioni della difesa: interviene l’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini

La pensa diversamente il legale di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, che ha commentato la decisione della Cassazione di rigettare il ricorso, definendo la conferma del 41 bis una “condanna a morte”. E ha sostenuto la natura politica del verdetto:

“Leggendo i pareri favorevoli della Dna, Dda, Dap inviati al Ministro avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica. Dopo la lettura della requisitoria del pg Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda. La decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo”

L’anarchico aveva precedentemente fatto sapere al suo avvocato che in caso di rigetto del ricorso avrebbe smesso di assumere gli integratori che nell’ultimo periodo avevano consentito di riportare alla soglia minima raccomandabile molti dei suoi valori. Cospito sembra quindi intenzionato a continuare il suo sciopero della fame.

Proteste anarchiche fuori la Corte di Cassazione

Non tardano ad arrivare le reazioni degli anarchici alla decisione della Cassazione di non revocare il 41 bis. Un anarchico davanti alla Corte di Roma, lì insieme ad altri che accusavano i giudici di essere degli “assassini”, ha dichiarato:

“Abbiamo saputo della decisione della Corte di Cassazione: che fossero dei venduti e dei servi lo abbiamo sempre saputo. Da oggi, ufficialmente, sono degli assassini. Si stanno marchiando del sangue di un compagno valoroso, di un nostro fratello, di una persona degna”.

E continua: “Quello che hanno fatto stasera resterà scritto nella storia: sarà una vergogna per questa Corte, sarà una vergogna per questo Paese. Saranno i soli responsabili di tutto quello che succederà, insieme a quelli che li hanno forzati a prendere questa decisione assolutamente illegale, anticostituzionale, contraria a tutti i trattati sui diritti umani. Siete dei miserabili assassini”.

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