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Arretrati di invalidità, cosa c’è da sapere

Da Redazione

Agosto 05, 2021

Arretrati di invalidità, cosa c’è da sapere
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In Italia esistono molte persone che si trovano in una situazione di difficoltà causata da invalidità e, per questi individui, l’ordinamento prevede sostegno economico e reddituale, elemento necessario per poter svolgere una vita normale e concretamente dignitosa.

La domanda di questa tipologia di sostegno è strettamente correlata al tema della richiesta relativa agli arretrati: quando è possibile richiederli, ma soprattutto in quale caso è possibile farlo? Per rispondere, ci vengono in aiuto le preziose informazioni di  https://www.risarcimentierimborsi.it/arretrati-dellinvalidita-quando-come-e-in-quale-caso-richiederli, nonché le norme che snocciolano la questione, dando indicazioni precise su come muoversi in tal senso.

Contenuti

Come vengono inquadrati gli invalidi civili?

Rientrano nella categoria degli invalidi civili tutte quelle persone che si trovano in una situazione di menomazione acquisita geneticamente o sviluppata durante il corso della propria vita: in questa categoria si trovano soggetti ciechi, sordi o inabili per numerose differenti motivazioni.

Queste persone, ai sensi della legge 118/71, hanno diritto a una forma pensionistica o a un assegno di invalidità. I soggetti che rientrano di diritto all’interno di questa categoria, e che quindi riescono ad ottenere una pensione di invalidità, possono richiedere un trattamento di maggiorazione economica dell’importo che permette alle pensioni di raggiungere una soglia di 651€ al mese. Le fasce di popolazione interessata possono avere un’età compresa tra i 18 e i 69 anni.

Quando è possibile chiedere gli arretrati dell’invalidità?

La legge stabilisce chiaramente che esistono dei criteri da rispettare per poter accedere a questa tipologia di sostegno economico. Viene infatti specificato che gli invalidi civili devono essere in presenza di una situazione di invalidità pari al 100%: tutte le persone che si trovano quindi in una situazione di inabilità lavorativa non hanno modo non solo di accedere a questa maggiorazione, ma non potranno neanche chiedere gli arretrati.

Non è inoltre possibile avere un reddito personale annuo superiore a 8.469.63€, cifra che sale in caso di coniuge a 14.447,42€ (in quest’ultimo caso non è comunque possibile avere un reddito personale superiore a 8.469,63€).

A livello di calcolo reddituale vanno considerate tutte le tipologie di reddito, anche quelle che vengono esentate ai fini IRPEF. Tra queste va inclusa l’indennità e la pensione di invalidità, ma non deve essere considerato l’accompagnamento.

Modalità di richiesta degli arretrati per la pensione di invalidità

Per procedere ad una richiesta di arretrati relativa alla pensione di invalidità, una volta accertato di poter rientrare di diritto all’interno di questa categoria di soggetti, si possono seguire diverse strade.

La consulenza di un avvocato specializzato

Uno dei modi più sicuri per accedere a questo sostegno economico è quello di fare affidamento su un avvocato o uno studio specializzato. Il vantaggio di questa strada è quello di potersi affidare a dei professionisti in grado di portare avanti questa tipologia di richieste e di affrontare delle eventuali problematiche che possono sorgere in seguito.

La richiesta tramite un patronato o un CAF

Un altro modo per presentare la richiesta degli arretrati per la pensione di invalidità è quello di procedere tramite un patronato o un CAF. Anche in questo caso la propria pratica viene seguita da personale che effettua quotidianamente questa tipologia di richieste e che sa come districarsi nelle difficili strade della burocrazia italiana.

La richiesta autonoma all’INPS

Una ulteriore modalità per presentare la richiesta è quella di inviare in totale autonomia la propria pratica. Ovviamente in questo caso bisogna essere dotati di un po’ di dimestichezza nell’utilizzo del computer, una buona connessione a internet e degli appositi codici per accedere ai servizi online per il cittadino.

Tutte e tre le strade sono valide: ovviamente delegare la procedura ha dei costi, ma anche degli enormi vantaggi, in quanto ci si può mettere nelle mani di professionisti che sanno perfettamente come muoversi nel settore, minimizzando, di conseguenza, eventuali errori.

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