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Assistenti sessuali per disabili, apre il primo corso a Bologna

Da Redazione

Settembre 01, 2017

Assistenti sessuali per disabili, apre il primo corso a Bologna
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A Bologna è partito il primo corso per assistenti sessuali per disabili. L’organizzatore Max Ulivieri ha spiegato a Repubblica che si tratta di un atto di disobbedienza civile perché in Italia manca la legge specifica, e spera che non venga accusato di favoreggiamento della prostituzione.

Chi è l’ Operatore all’emotività, all’affettività e alla sessualità delle persone con disabilità?

La prima volta che abbiamo sentito parlare di questa figura professionale è stato nel 2013, da allora sono stati tantissimi i convegni, i libri e i dibattiti anche televisivi sul tema a cui hanno partecipato educatori e famiglie. In gergo tecnico gli assistenti sessuali per disabili sono indicati con O.E.A.S. acronimo di “Operatore all’emotività, all’affettività e alla sessualità delle persone con disabilità”.

Quello di Bologna è il primo corso in Italia e vi parteciperanno 17 delle 39 persone selezionate tre anni fa. Si tratta di 4 giornate in cui educatori e operatori socio-sanitari di età compresa tra i 25 e 45 anni. I primi due appuntamenti si sono tenuti ieri e oggi, una full immersion di 9 ore, che terminerà il primo ottobre. Max Ulivieri del comitato LoveGiver ha deciso di auto organizzarsi perché nel nostro paese i tempi per una legge non sono ancora maturi.

Favoreggiamento della prostituzione: i LoveGiver potrebbero essere accusati?

Gli allievi del primo corso per assistente sessuale per disabili passeranno dalla teoria alla pratica e c’è il rischio che vengano denunciati per favoreggiamento alla prostituzione. I docenti del corso bolognese, oltre ad Ulivieri sono: Fabrizio Quattrini presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica, l’avvocato Lorenzo Simonetti, il dottor Rocco Salvatore Calabrò, Maurizio Nada e Judith Aregger, assistente sessuale in Svizzera (paese dove già si tengono questi corsi).

L’obiettivo è quello di aiutare i disabili a scoprire il proprio corpo che non è solo fonte di sofferenza ma anche di piacere. Il contatto fisico fatto di carezze, abbracci, massaggi, accompagnamento alla masturbazione potrebbero aiutare queste persone. L’assistenza sessuale è un momento intimo in cui basta anche solo la presenza e l’umanità ma nel nostro paese è difficile discutere liberamente di questi temi. L’unica proposta di legge depositata è stata presentata dai 5 Stelle in Lombardia e anche in Emilia-Romagna è quasi pronta una risoluzione da discutere in gruppo prima di portarla in Parlamento.

Sui social si discute molto animatamente di questo tema e come sempre c’è chi si è schierato a favore e chi ha detto di essere contrario. Una dei partecipanti al corso ha spiegato che è una cosa utile e umana ed è convinta che l’educazione alla sessualità faccia parte del suo lavoro di educatrice.

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