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Brasile: sostenitori di Bolsonaro assaltano sedi del potere, Lula risponde

Da Redazione

Gennaio 09, 2023

Brasile: sostenitori di Bolsonaro assaltano sedi del potere, Lula risponde
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I sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro hanno fatto irruzione e vandalizzato le sedi del potere in Brasile. Lula condanna l’attacco e annuncia provvedimenti.

Brasile: sostenitori di Bolsonaro assaltano sedi del potere

Luiz Inácio Lula da Silva si è insediato ufficialmente alla presidenza del Brasile da appena una settimana, ma i sostenitori dell’ex presidente non vogliono saperne di accettare la sconfitta elettorale del loro favorito. Lo stesso Bolsonaro non si è espresso sulla questione, né ha partecipato alla cerimonia di insediamento di Lula, durante la quale avrebbe dovuto simbolicamente passare la fascia al nuovo presidente.

I sostenitori dell’ex presidente hanno barbaramente espresso il loro malcontento con l’assalto alle sedi della democrazia brasiliana, partendo dal Congresso nella capitale Brasilia. Le immagini e i video pubblicati mostrano chiaramente atti vandalici ai danni delle istituzioni.

Nei video pubblicati sui social media si vedono gli incendi che ardevano all’interno del palazzo del Congresso, a cui si affiancavano stanze completamente allagateinterni distrutti con i pezzi sparsi in giro. Secondo quanto riferito, sono stati anche rubati diversi oggetti nel palazzo presidenziale e nella corte suprema, tra cui la Costituzione originale del 1988.

Il presidente Lula condanna l’assalto alle istituzioni e alla democrazia

Il neo eletto presidente Lula non si trovata a Brasilia al momento dell’attacco e si è rivolto a tutti i cittadini con un messaggio da San Paolo, definendo l’assalto alle istituzioni “atti di vandali e fascisti”. Il leader di sinistra ha decretato l’intervento federale per fronteggiare l’emergenza e ha inviato la guardia nazionale per ristabilire l’ordine. Le ultime notizie riportano oltre 1200 arresti.

La sera stessa, Lula si è recato di persona presso gli edifici presi di mira dai sostenitori di Bolsonaro, per valutarne i danni e decidere sui provvedimenti. Ha anche ordinato la chiusura del centro della capitale, compreso il viale principale dove si trovano gli edifici governativi, per 24 ore.

I disordini continuano ad un giorno dall’assalto con scontri tra i sostenitori di Bolsonaro e le forze di polizia brasiliane. Lula dichiara che i responsabili sono stati identificati e intanto il governatore del Distretto capitale Brasilia Ibaneis Rocha è stato rimosso dal suo incarico. Il motivo della sospensione è stato così spiegato: “la violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l’effettiva partecipazione, delle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l’intelligence”.

Bolsonaro, negli Stati Uniti ormai da giorni, prende le distanze da quanto sta accadendo, sostenendo di non essere in alcun modo coinvolto.

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