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Carte di identità elettroniche difettose, come sostituirle

Da Redazione

Maggio 21, 2018

Carte di identità elettroniche difettose, come sostituirle
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Antonio Decaro, presidente dell’ANCI ha scritto una lettera in cui ha fatto presente che sono in circolazione delle carte di identità con il chip difettoso. La notizia è stata riportata da Il Messaggero. Sono circa 350mila le tessere che stanno già creando non pochi problemi ai cittadini italiani e che devono quindi essere sostituiti quando prima.

Software obsoleto, dati non leggibili

Le nuove carte di identità elettroniche rilasciate contengono un chip elettronico difettoso perché è stato utilizzato il vecchio software messo a punto dal Poligrafico dello Stato. L’errore è stato causato dalla mancanza di controlli, le tessere sono state inviate ai comuni senza effettuare il check definitivo. Queste carte d’identità quindi sono inutilizzabili e in caso di controlli alle frontiere potrebbero creare diversi problemi. Il difetto di produzione rende i dati non leggibili. Il problema deve essere risolto con urgenza e secondo Antonio Decaro le frontiere devono essere informate di quanto accaduto, inoltre i cittadini che hanno rinnovato la carta d’identità e hanno ricevuto quella in formato elettronico devono procedere con la sostituzione. Decaro ha sottolineato che non devono essere addebitati altri costi ai cittadini e alle amministrazioni locali.

Danno erariale di 50 milioni di euro

L’ANCI ha quantificato anche i datti che ammontano a 50mila euro circa, con l’aggiunta di lavoro extra per gli uffici comunali, oberati di richieste. All’associazione nazionale dei comuni sono arrivate molte segnalazioni sui tempi lunghissimi per il rilascio della carta di identità elettronica. Il Poligrafico Zecca dello Stato ha già risposto alla nota di Antonio Decaro riportata da Il Messaggero e ha specificato che numerose affermazioni sono infondate.

Il Poligrafico ha fatto sapere che non ci sono casi di cittadini italiani respinti alle frontiere, perché le carte di identità elettroniche emesse da ottobre 2017 a febbraio 2018 sono funzionanti. I dati non sono riportati correttamente in una parte secondaria del microchip, quelli principali come le impronte digitali, la firma del Ministero dell’Interno e i dati personali sono leggibili. Ci sono anche dei dati secondari che potrebbero non essere riportati correttamente, per questo il Poligrafico ha già avviato le procedure per la gestione delle CIE difettose che potranno essere utilizzate.

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