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Colesterolo buono si trasforma in cattivo: lo studio shock

Da Redazione

Agosto 28, 2017

Colesterolo buono si trasforma in cattivo: lo studio shock
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Secondo gli esperti, il HDL sarebbe una delle prime cause di morte prematura

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Colesterolo HDL peggio dell’LDL

Un team di scienziati danesi ha condotto uno studio in cui si è scoperto che il colesterolo HDL, detto anche colesterolo buono, potrebbe non essere così buono come si credeva. I risultati della ricerca, pubblicati sull’European Heart Journal, comprovano che potrebbe addirittura aumentare in modo significativo il rischio di morte prematura, anziché il contrario proteggendo dalle malattie cardiovascolari, l’ictus e l’infarto.

Il colesterolo che era buono fa morire

Per anni la comunità medica ha ritenuto che alti livelli di colesterolo HDL (abbreviazione di lipoproteine ad alta densità) fossero l’ottimale per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL, o cattivo, e proteggere dalle malattie dell’apparato cardiovascolare. Il colesterolo buono serve proprio a pulire le arterie dal quello cattivo che ha la tendenza ad accumularsi in placche e bloccare il flusso sanguigno. Ebbene, la nuova ricerca ha stabilito una connessione tra alti livelli di HDL e la eccessiva mortalità, facendo una scoperta shock: il colesterolo buono si trasforma in colesterolo cattivo, costando al soggetto il 106% di possibilità in più di morire prematuramente.

Lo studio shock del colesterolo che diventa cattivo

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Copenaghen in Danimarca. Il team è stato guidato dal dottor Christian M. Madsen, del Dipartimento di Biochimica Clinica dell’Università, insieme al prof. Børge Nordestgaard, del Dipartimento di Medicina Clinica dell’Università. I dati raccolti sono  provenienti dal Copenhagen City Heart Study, il Copenaghen General Population Study, e il Danish Civil Registration System. Sono stati analizzati dati relativi a oltre 116mila persone, le quali sono state seguite dal punto di vista clinico per un periodo medio di 6 anni, con costanti esami del sangue a digiuno per misurare i livelli di colesterolo e tenendo conto di diversi parametri, come l’età, l’indice di massa corporea (BMI), il vizio del fumo e dell’alcol, il diabete, l’attività fisica e altri ancora. Durante questo lasso di tempo, 10.500 partecipanti sono morti. Si è scoperto che lo 0,4% degli uomini e lo 0,3% delle donne aveva livelli molto alti di HDL nel sangue. Quindi, meglio mantenere livelli medi di colesterolo buono, per non farlo trasformare in cattivo.

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