Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Ex Presidente Facebook: social network manipola menti umane per profitto

Ex Presidente Facebook: social network manipola menti umane per profitto

Da Redazione

Novembre 11, 2017

Ex Presidente Facebook: social network manipola menti umane per profitto
google news

Sean Parker è uno dei papà di Facebook e denuncia i meccanismi dietro ai like e ai commenti di tutte le piattaforme di social network: si sfruttano debolezze umane per guadagnarci sopra

Contenuti

Facebook manipola le menti, la denuncia di Sean Parker

Facebook ha una natura manipolatrice. Meccanismi come quelli del like e dei commenti sarebbero ingegnerizzati ad arte per intrappolare l’attenzione delle persone. Sono stati tanti personaggi di spicco della Silicon Valley a sollevare critiche sui prodotti che loro stessi hanno contribuito a creare e a lanciare. Ingegneri, sviluppatori, responsabili e la lista si allunga. Sul fronte hi-tech, l’ultimo per ordine di apparizione è Sean Parker, ex presidente Facebook quando il social network, ora di Mark Zuckerberg, vedeva a malapena la luce.

Come like e commenti su Facebook manipolano le menti

Nel corso di un’intervista rilasciata al sito Axios, Sean Parker ha commentato pesantemente dell’azienda per la quale ha iniziato a lavorare nel 2004 e gli effetti che i suoi prodotti stanno avendo sulla società. Secondo l’ex numero uno di Facebook, piattaforme come quella di Mark Zuckerberg sarebbero costruite secondo criteri ben definiti e con l’intento di sfruttare precise debolezze umane sul piano psicologico per trasformarle in attenzione e tempo spesi sulle proprie pagine da parte degli utenti.

Facebook e Instagram, debolezze umane sfruttate dai social network per guadagno

L’ex presidente ha preso come esempio il meccanismo dei like e dei commenti: un circolo vizioso che riduce il cervello dei nostri figli in poltiglia, sempre secondo le dichiarazioni di Sean Parker. Un meccanismo che porterebbe gli utenti a scattare foto e scrivere post al solo scopo di ricevere delle gratificazioni virtuali di persone all’interno della cerchia sociale virtuale, sotto forma di pollici in su e di cuori. Sentirsi parte di qualcosa e sentirsi apprezzati, ecco una delle tante debolezze umane sfruttate dal social di Zuckerberg. Non solo: tutto il team, persino Kevin Systrom di Instagram, sono perfettamente al corrente del gioco, ma hanno deciso di sfruttali  ugualmente.

 

Redazione Avatar

Redazione