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Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate: perché il 4 novembre?

Da Redazione

Novembre 04, 2022

Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate: perché il 4 novembre?
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Il 4 novembre si festeggiano il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Mattarella afferma: “Momento importante della nostra storia”, capiamo perché.

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Perché il 4 novembre è il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate

Il 4 novembre 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale, e con l’Armistizio di Villa Giusti l’Italia ottenne di annettere al territorio nazionale Trieste e Trento, completando in questo modo il processo di unificazione nazionale che aveva avuto inizio in epoca risorgimentale.

Esattamente due anni dopo, il 4 novembre del 1921, per onorare i soldati caduti per difendere la Patria, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.

Nel 1922, il 4 novembre diventa un giorno di Festa nazionale, ufficializzata dal Regio decreto n.1354 del 23 ottobre.

Il 4 novembre si celebrano tutti coloro che hanno sacrificato la vita per un ideale di Patria e di senso del dovere: i militari di allora, come quelli di oggi, si appellano a questi valori immutati nel tempo.

Il Presidente Mattarella nel Giorno dell’Unità Nazione e Giornata delle Forze Armate

Il 4 novembre, Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, è tradizione che il Presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro all’Altare della Patria.

Il gesto solenne è stato compiuto anche a 100 anni di distanza dall’istituzione ufficiale della Festa nazionale: dopo che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto, i presenti hanno assistito allo spettacolo del passaggio delle Frecce Tricolori.

Presenti all’Altare della Patria in occasione del Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle Forze Armate anche Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, e Guido Protetto, Ministro della Difesa.

Il discorso di Mattarella alla nazione in occasione del 4 Novembre 2022

Il messaggio del Presidente Mattarella è stato letto dal Ministro della Difesa, poiché il Capo dello Stato si è assentato per raggiungere gli studenti delle scuole elementari di Bari subito dopo aver concluso la cerimonia nazionale presso l’Altare della Patria.

“Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico. Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione. 

Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani. 

La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale.

Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso. Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!

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