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“Normale” è la nuova canzone di Giorgia, scritta da Mahmood: testo e significato

Da Redazione

Novembre 04, 2022

“Normale” è la nuova canzone di Giorgia, scritta da Mahmood: testo e significato
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Giorgia ha rilasciato un nuovo singolo, firmato Mahmood: “Normale”. La canzone segna il ritorno della cantante alla musica e sarà accompagnata da un cortometraggio.

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Il ritorno di Giorgia alla musica con il singolo “Normale”

Dopo 6 anni di pausa e assenza dal panorama musicale, un po’ come se fosse la nostra Rihanna, Giorgia torna con un nuovo singolo. La canzone è intitolata “Normale”, tra i crediti di scrittura il pluripremiato Alessandro Mahmood.

È un ritorno in grande stile per Giorgia, che dopo l’ultimo disco dal titolo “Oro nero”, rilascia un singolo che porta le firme di Mahmood, Faini, Dagani e Fracchiolla per il testo; e di Big Fish per la produzione.

“Normale” è solo l’anteprima di un nuovo album di Giorgia, una delle voci più importanti della musica italiana. Il disco, prossimamente disponibile, non ha ancora né una data di uscita e tantomeno un titolo.

È certo che si tratterà di brani inediti, in cui Giorgia potrebbe mettersi alla prova e sperimentare nuovi sound, proprio come ha fatto con il nuovo singolo “Normale”.

Molti la vorrebbero sul palco di Sanremo, ma per una conferma o smentita di quelle che per ora sono solo voci di corridoio, si dovrà attendere gli inizi di dicembre per la comunicazione ufficiale di Amadeus sugli artisti in gara a Sanremo 2023.

Il testo di “Normale”, la nuova canzone di Giorgia

“Normale” è il titolo del nuovo singolo di Giorgia. Il brano è stato scritto da Mahmood, Faini, Dagani e Fracchiolla. I crediti di produzione vanno a Dario Faini e Big Fish. Di seguito il testo della canzone.

Cosa è normale per te, oggi forse le offese
ordinare un caffè, aspettar fine mese
da un po’ io negli occhi tuoi vedo un falò
che brucia da sé, brucia da mesi

Poi mi chiedi perché non ho voglia di dire
ciò che tengo per me è solo un’opinione
da qua sembra inutile pregare ma
spero di essere me stessa per sempre, per sempre

Forse troverò un altro senso
guardo il vetro ma poi ripenso a
tutte le volte che mi dicevi
fai da te che se no poi ti freghi
ti amavo quando non mi volevi

Noia sopra queste riviste
esco per non essere triste
correrò sotto ‘sto temporale
anche un abbraccio può farmi male
dimmi che cosa vuol dir normale
per te

Vorrei dirti vieni da me
non ne sono capace
è sbagliato per te annullar le difese
da qua mi sembrava quasi un anno fa
quando fuori si guardava la neve, la neve

Forse troverò un altro senso
guardo il vetro ma poi ripenso a
tutte le volte che mi dicevi
fai da te che se no poi ti freghi
ti amavo quando non mi volevi

Noia sopra queste riviste
esco per non essere triste
correrò sotto ‘sto temporale
anche un abbraccio può farmi male
dimmi che cosa vuol dir normale

È normale anche quando
vedi la mia rabbia crescere
prova a dirlo un po’ più piano
che siamo stanchi di fingere
vorrei capire se vorresti pure te
capire che normale non è un limite

Forse troverò un altro senso
guardo il vetro ma poi ripenso a
tutte le volte che mi dicevi
fai da te che se no poi ti freghi
ti amavo quando non mi volevi

Noia sopra queste riviste
esco per non essere triste
correrò sotto ‘sto temporale
anche un abbraccio può farmi male
dimmi che cosa vuol dir normale

Significato del testo di “Normale”

Nel testo di Normale, nuovo singolo di Giorgia, è palese la penna di Alessandro Mahmood, che si riconosce dalle prime parole. Il significato del testo ruota attorno alla definizione di normalità: ci si chiede cosa significhi davvero essere normali.

La risposta a questa domanda chiave viene fornita in molteplici forme dal video musicale della canzone: un cortometraggio diretto da Rocco Papaleo in cui Giorgia cammina per le strade di Roma e chiede ai passanti cosa vuol dire secondo loro essere normali.

A questo proposito, Giorgia ha dichiarato:

«La normalità esiste? Non è un concetto soggettivo? Ognuno avrà la sua, ci sono dei canoni. A me la parola ‘Normale’ ha sempre fatto un po’ paura, forse è un fatto generazionale perché mentre io crescevo essere normale era considerato essere banale, bisognava essere originali a tutti i costi. […] Vivo in un quartiere storico e popolare di Roma e parlando con le persone mi sembra di capire che tutti, più o meno cercano la normalità e la identificano con un lavoro, con un affetto, con un momento di pace, di libertà. Ma quanto queste cose sono normali, oggi?»

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