Glifosato nella pasta di dieci marchi italiani: ecco quali sono
Da Redazione
Aprile 05, 2022
Attraverso uno studio condotto su 18 pacchi di pasta, tra i quali molti appartenenti a celebri marchi italiani, la risposta è stata più che preoccupante per i principali consumatori di pasta in Italia e non solo; è stato, infatti, trovato del glifosato nella pasta di 10 marchi di pasta italiani, tra cui nomi prestigiosi come pasta Divella, Garofalo, Barilla e Combino Bio. Si tratta di quantità non elevate di glifosato, che hanno sicuramente preoccupato i consumatori e gli addetti ai lavori ma che, comunque, non superano i limiti imposti dalla legge e che, dunque, non caratterizzano un problema per la salute dei consumatori di pasta. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del glifosato nella pasta identificato da parte di uno studio condotto su 18 tipi di pasta consumata da parte degli italiani.
Che cos’è glifosato e perché è pericoloso?
Al fine di comprendere perché c’è stata grande preoccupazione nell’identificare il glifosato nella pasta in diversi marchi di pasta consumati da parte degli italiani, bisogna comprendere che cosa sia questa sostanza che, molto spesso, viene trovata all’interno di numerosi prodotti che, direttamente o indirettamente, sono ottenuti dalla terra e dalla coltivazione della stessa. Il glifosato è un composto chimico di libera produzione a partire dal 2001.
Si tratta di un diserbante sistemico che viene assorbito per via fogliare, utilizzato da parte di almeno 130 paesi del mondo, tra cui anche l’Europa, secondo i dati identificati nel 2010. Si tratta di una sostanza che viene utilizzata per le coltivazioni di organismi geneticamente modificati, per quanto il suo utilizzo eccessivo, che è stato correlato a episodi di tossicità nell’uomo, è stato particolarmente sfavorito negli ultimi anni; per questo motivo, il prodotto ha ottenuto un grande successo commerciale pur se in maniera negativa, diventando il più grande e diffuso erbicida di tutto il mondo. Il glifosato viene utilizzato anche all’interno dell’agricoltura italiana, per quanto venga considerato il più grande erbicida utilizzato da parte dell’Italia e della sua agricoltura.
Glifosato nella pasta: quali sono i marchi coinvolti?
Lo studio condotto su 18 pacchi di pasta, regolarmente consumati da parte degli italiani e di cui 13 sono ottenuti da agricoltura convenzionale, mentre 5 da agricoltura biologica, hanno portato all’identificazione di una scoperta piuttosto preoccupante: il glifosato nella pasta è stato, infatti, trovato in 10 tipologie di pasta appartenenti a marchi differenti. I limiti di glifosato nella pasta non superano i limiti stabiliti dalla legge ma, allo stesso tempo, secondo quanto spiegato da parte della rivista svizzera K-Tipp, rappresentano comunque dati preoccupanti che devono necessariamente essere preso in considerazione.
I marchi italiani che presentano glifosato nella pasta sono Agnesi, per quanto riguarda i tagliolini, Divella per gli spaghetti, Garofalo per gli spaghetti, Lidl Combino, dunque non distribuita in tutti i punti di vendita italiani, per quanto riguarda le tagliatelle, Combino Bio per quanto riguarda gli spaghetti integrali e, infine, Barilla, per quel che concerne spaghettoni integrali e penne integrali. Lo studio sui prodotti biologici, invece, ha portato a ottimi risultati: nessuno dei 5 prodotti analizzati ha mostrato tracce di glifosato nella pasta.
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