Harry Styles fa causa ai venditori online di merchandising non autorizzato
Da Redazione
Gennaio 12, 2023
Gli avvocati di Harry Styles intentano una causa per la rimozione radicale di articoli di merchandising contraffatti venduti online.
Harry Styles fa causa ai venditori online di merchandising non autorizzato
Gli avvocati di Harry Styles intentano una causa per la rimozione radicale di articoli di merchandising contraffatti provenienti dalla Cina e da “altre giurisdizioni straniere con un sistema di applicazione dei marchi lassista”.
La causa di Harry Styles contro i venditori online di merce non autorizzata è stata avviata nel tentativo di fermare questa tipologia di commercio che prolifera su internet.
Billboard Pro riporta che gli avvocati del cantante di Harry’s House hanno intentato l’azione legale martedì 10 gennaio 2023, in un tribunale federale di Chicago. Questa causa sarebbe l’ultima di una serie di azioni legali da parte di marchi e artisti che mirano ad arginare la diffusione di articoli contraffatti online.
Secondo quanto riportato: “L’attore è costretto a presentare questa azione per combattere la contraffazione dei suoi marchi registrati da parte degli imputati, nonché per proteggere i consumatori ignari dall’acquisto di prodotti contraffatti su Internet”.
A ciò di aggiunge che gli articoli, venduti anche su mercati legittimi come Etsy e Amazon, rendono “difficile per i consumatori distinguere tali marketplace dai rivenditori autorizzati”.
Gli avvocati di Harry Styles chiedono la rimozione radicale del merchandising contraffatto
Come parte della causa intentata contro il merchandising contraffatto, gli avvocati di Harry Styles hanno chiesto una rimozione radicale degli articoli di merchandising dei venditori non autorizzati.
Nella causa sono stati elencati indirizzi URL specifici e non venditori o persone reali. Questo poiché “Le tattiche utilizzate dagli imputati per nascondere le loro identità e l’intero ambito delle loro operazioni rendono praticamente impossibile per l’attore apprendere le vere identità degli imputati e l’esatta interazione della loro rete contraffatta”.
Dall’azione legale emerge inoltre che molti degli articoli contraffatti provengono da venditori online con sede principalmente in Cina e “altre giurisdizioni straniere con un sistema di applicazione del marchio lassista”.
Billboard Pro osserva che la rimozione totale di merce contraffatta e non autorizzata è stata recentemente messa in atto anche da artisti come i Nirvana e dal team del defunto rapper XXXTentacion, nonché da aziende come Nike e Tommy Hilfiger.
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