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I cani dal fiuto anti Tumore

Da Redazione

Dicembre 14, 2017

I cani dal fiuto anti Tumore
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Liù e Zoe sono due cani fenomenali che sfruttando il loro olfatto portentoso, sono in grado di diagnosticare il cancro alla prostata. Se all’olfatto avvertono un tumore si siedono, indovinando quasi il 98% delle volte. I due cani sono nati e cresciuti al Cemivet di Grosseto, il centro militare veterinario dell’esercito in Maremma che dal 2012 lavora braccio a braccio col l’equipe di urologia dell’Humanitas Mater Domini di Castellanza, guidata da Gianluigi Taverna.

 

Cani addestrati per annusare il Tumore

I cani in questione sono due pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, addestrati per essere in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con una certezza del 98%.

Secondo gli studi il tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere grazie all’olfatto acuto.Gianluigi Taverna spiega che il tumore alla prostata emana un odore specifico riconosciuto dai cani.». Egli sostiene che «adesso bisogna capire cosa il cane sta annusando quale sia il metabolismo cellulare o tissutale che produce e sviluppare nuove tecnologie in grado di riconoscere i tumori».

L’addestramento di altri due cani

Oltre a Liù e Zoe i militari stanno addestrando anche altri due cani meticci. Liù è  invece un pastore tedesco tutto nero che non sbaglia una diagnosi. E per questo è premura dei militari acutizzare anche l’olfatto di altri cani, i quali potrebbero essere il futuro per i malati tumorali.

Tuttavia attualmente questo risulta soltanto uno studio scientifico (dove i pazienti vengono selezionati), già pubblicato comunque anche sulle riviste internazionali, a cui servirebbe una verifica scientifica del ministero della salute e una tempistica precisa per trasformarlo in una vera  analisi alla portata di tutti.

Intanto, sulla base di 902 persone usate come “cavie”, Liù e Zoe non hanno sbagliato mai la diagnosi. Se si siedono, il tumore c’è. E in cambio guadagnano giochi e crocchette, insomma costo zero per una possibile strada  innovativa della medicina.

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