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Innovazione in medicina: addio agli interventi chirurgici negli anziani

Da Redazione

Dicembre 18, 2017

Innovazione in medicina: addio agli interventi chirurgici negli anziani
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I medici avvalendosi della cardiologia interventistica strutturale potrebbero non dover ricorrere più agli interventi chirurgici negli anziani affetti da stenosi della valvola aortica . Questa è stata la notizia innovativa data nel corso della terza giornata di lavori del 78 esimo Congresso della Società Italiana di Cardiologia a Roma. Pare quindi che il trattamento delle cardiopatie strutturali, cioè intervenire sulle valvole cardiache malandate , sarà possibile senza bisturi, rappresenta oggi una grande opportunità per i pazienti cardiopatici anziani.

La stenosi aortica e la tecnica Tavi

La stenosi aortica degenerativa è una malattia frequente negli anziani per cui non esiste una terapia farmacologica e di solito occorre impiantare una nuova valvola altrimenti i pazienti rischiano la compromissione della propria vita.

Negli ultimi anni è stata istituita la Tavi, cioè la tecnica di intervento impiantando una valvola di maiale sfruttando un catetere inserito in un’arteria della gamba. Tale intervento non necessita dell’anestesia generale né di aprire il torace, ed è una nuova innovativa possibilità per i pazienti affetti da tale malattia.

Tale tecnica ormai 15 enne si è affermata come una metodica utilizzata solamente per i pazienti ad altissimo rischio chirurgico e alternativa e competitiva con la chirurgia per i pazienti a rischio intermedio o basso.

La novità di quest’anno  è però la possibilità di intervenire con un impianto valvolare percutaneo anche nei pazienti a rischio intermedio, cioè pazienti che non hanno un rischio elevato chirurgico.

La Tavi, poco usata ma ben strutturata

In Italia, la Tavi viene sottoutilizzata perché di solito il numero di pazienti che necessitano di un trattamento è di 68 per milione di abitanti.

Tuttavia d’ora in poi molti più pazienti dovrebbero essere esentati da classici interventi chirurgici a favore di questa innovativa possibilità terapeutica grazie ai termini di allungamento della speranza di vita e del basso tasso di invasività della Tavi rispetto agli interventi chirurgici.

 

 

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