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La sinapsina 3 cos’è?

Da Redazione

Agosto 09, 2018

La sinapsina 3 cos’è?
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Un team di ricercatori italiani, guidati da Arianna Bellucci, ha scoperto la proteina ritenuta responsabile del Parkinson. Gli scienziati dell’Università di Brescia hanno isolato la sinapsina 3, la modulazione potrebbe rappresentare una nuova strategia terapeutica per la cura della malattia.

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Sinapsina 3 ferma il Parkinson

La Michael J. Fox Foundation dell’attore americano malato di Parkinson ha finanziato la ricerca e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Acta Neuropathologica”. Lo studio ha dimostrato che quando manca la proteina sinapsina 3 si bloccano i depositi genetici cerebrali che causano la morte dei neuroni dopaminergici a carico del sistema nigrostriatale, il processo alla base del morbo di Parkinson. La ricerca è andata avanti per due anni e ci sono anche scienziati dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dell’Università di Padova e dell’università svedese di Lund.

La speranza per i malati

Arianna Bellucci ha spiegato: «Dopo aver identificato un accumulo anomalo di Sinapsina 3 nel cervello dei pazienti con Parkinson ci siamo chiesti se questa proteina fosse implicata nella patogenesi della malattia e se potesse rappresentare un nuovo bersaglio terapeutico. Attualmente il nostro gruppo di ricerca sta lavorando intensamente in collaborazione con un team internazionale di ricercatori al fine di sviluppare nuovi approcci terapeutici attivi su Sinapsina 3. Questi ultimi permetterebbero infatti di curare i pazienti agendo sulle cause primarie della malattia e non soltanto di alleviarne i sintomi».

Cos’è il Parkinson

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa e rientra nella lista delle malattie definite “Disordini del movimento”. Il nome è legato al chirurgo che per primo descrisse i sintomi della malattia accuratamente. Purtroppo il Parkinson agisce in quelle aree del cervello chiamate “gangli della base”. Il cervello produce sempre meno dopamina, e i sintomi che contraddistinguono la malattia sono tremori e lentezza dei movimenti, quando il Parkinson progredisce si verifica anche instabilità posturale.

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