Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Madre denuncia figlio latitante: in una lettera la spiegazione

Madre denuncia figlio latitante: in una lettera la spiegazione

Da Redazione

Novembre 22, 2017

Madre denuncia figlio latitante: in una lettera la spiegazione
google news

C’è una madre coraggio a Bari che ha deciso di denunciare il figlio e di tendergli una trappola. Il giovane era latitante. In una lettera ha spiegato che l’ha fatto per il suo bene e che, nonostante il suo odio, lei continuerà ad amarlo.

Madre coraggio a Bari

«Odiami, odiami se vuoi figlio mio, ma ho voluto salvarti». Con queste parole una donna di 47 anni ha spiegato al figlio perché l’ha tradito e gli ha teso la trappola che lo ha portato in carcere. A riportare la notizia è il sito locale Coratolive.it con approfondimenti su news locali del barese. La donna lavora come vigilante e ha deciso di non rendere pubblica la sua identità. Il figlio di 24 anni è accusato di spaccio, evasione e la sua fedina penale è macchiata da una rapina a mano armata. Quando la madre leggeva le news sul figlio latitante stava malissimo perché non poteva nemmeno parlargli sino a quando ha deciso di tradire la sua cieca fiducia consegnandolo nelle mani di chi lo cercava.

La trappola e l’arresto

Il figlio latitante ha una fidanzata incinta che doveva effettuare una visita ginecologica, quello è stato il momento perfetto per agire. La donna ha persino registrato tutto con il telefonino perché spera che il 24enne vedendo quelle immagini possa capire i suoi sbagli e cambiare. Per giorni ha vissuto nell’angoscia di ricevere una chiamata con notizie tristi e nella sua casa entravano ed uscivano agenti per i controlli di routine. La mattina dell’arresto la donna ha visto il figlio ed era molto nervosa perché, come scrive nella sua lettera, si sentiva “Giuda”. Voleva morire in quel momento ma sapeva che era la cosa più giusta da fare. Si conclude così la lunga confessione: «Odiami ragazzo mio, odiami finché vorrai… Io, al contrario, continuerò ad amarti con la stessa intensità di sempre e anche di più».

Redazione Avatar

Redazione