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“Mia”, la misura che sostituisce il Reddito di cittadinanza: prime informazioni

Da Redazione

Marzo 06, 2023

“Mia”, la misura che sostituisce il Reddito di cittadinanza: prime informazioni
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Il Corriere della Sera rivela le prime informazioni del nuovo provvedimento che sostituisce il Reddito di cittadinanza: si chiamerà Mia, ovvero Misura di inclusione attiva. Secondo alcune indiscrezioni, la riforma sarebbe pronta e prevede delle strette sulla durata, i requisiti e gli importi.

“Mia”, la misura che sostituisce il Reddito di cittadinanza

Il quotidiano Corriere della Sera riporta che il governo è pronto ad approvare la misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza. Si parla di vera e propria sostituzione perché non cambierà solo il nome, ma anche i requisiti per ottenere il sussidio, i criteri di assegnazione e gli importi.

La nuova misura si chiamerà “Mia”, ovvero Misura di inclusione attiva. Il decreto legge dovrebbe essere presentato dalla ministra del lavoro Elvira Calderone al governo nelle prossime settimane. Ma intanto, scrive il Corriere della Sera, il testo del provvedimento è al vaglio del ministero dell’Economia, poiché “per fare tutto servirebbe quasi un miliardo di euro”.

Il quotidiano spiega che la misura di inclusione attiva entrerà in vigore e sarà attiva già da quest’anno, in particolare le domande potranno essere presentate tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, trascorsi i sette mesi di proroga accordati ai beneficiari del Reddito di cittadinanza.

Prime informazioni su “Mia”: requisiti, importi e beneficiari

Innanzitutto, riporta il Corriere della Sera, i potenziali beneficiari della Misura di inclusione attiva, saranno divisi in due gruppi: famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Le prime sono quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Le seconde quelle dove non ci sono queste situazioni ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età”.

Nel primo caso, l’importo base resta di 500 euro al mese, stessa cifra prevista dal Reddito di cittadinanza, “c’è invece ancora discussione sulla quota aggiuntiva nel caso in cui il beneficiario debba pagare l’affitto”.

Per quanto riguarda le famiglie con occupabili, “l’ipotesi che ha più chance è quella che vede l’assegno base ridotto a 375 euro.

Un’altra novità riguarda la durata della potenziale percezione del sussidio. Per i non occupabili, la Mia durerà fino a 18 mesi per la prima domanda (come il RDC), e fino a 12 mesi per la seconda domanda. Per gli occupabili, invece, la Mia potrà essere percepita per 12 mesi alla prima domanda, e per 6 mesi alla seconda domanda. Non si potrà presentare la terza domanda se prima non sarà trascorso almeno un anno e mezzo.

Si riduce anche il valore dell’ISEE necessario per ottenere il sussidio: dai 9.360 euro (per il Reddito) a 7.200 euro. trattasi di “un taglio di oltre 2 mila euro dell’indicatore della ricchezza familiare che rischia di far fuori una fetta significativa della platea di potenziali beneficiari, probabilmente un terzo”.

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