Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » PD, Calenda: lascio il partito se fa accordo con il M5S

PD, Calenda: lascio il partito se fa accordo con il M5S

Da Redazione

Aprile 25, 2018

PD, Calenda: lascio il partito se fa accordo con il M5S
google news

Il ministro del PD lancia la sua bomba a contrastare, del tutto, l’eventuale accordo tra PD e Movimento 5 Stelle. E, allo stesso tempo, si scaglia anche contro Renzi, con un più che indicativo “se ti dimetti, ti dimetti”. Calenda promette di lasciare il PD nel momento nel caso in cui dovesse esserci intesa: è il preludio di una nuova scissione?

PD, Calenda minaccia di lasciare il partito

Fin dalle prime fasi delle consultazioni, un eventuale accordo tra PD e Cinque Stelle aveva fatto agitare gli animi. C’era una buona parte di elettori (e membri) del PD che vedevano, e vedono – tutt’ora -, di buon occhio l’accordo con il partito che ha ottenuto più voti alle passate elezioni politiche. Chi, invece, fin da subito si è schierato apertamente contro l’intesa tra due forze politiche che, in Parlamento e in propaganda, si erano sempre mostrate in disaccordo.

Con Di Maio che aveva minacciato, giorni fa, di chiudere uno dei due forni e con l’ipotesi Salvini che sembra essere definitivamente tramontata, è da qualche giorno che Di Maio e Martina continuano a lasciarsi sguardi di intesa e ammiccate. Fino a che Di Maio, sentenziando, ha affermato che il governo o lo si fa con il PD o si torna al voto. Tutto ciò non va giù a Carlo Calenda, che ammette (su Twitter) di trovarsi in una politica stancante, fatta di teatrini e cori da stadio. Una politica che, sentenzia, non tiene conto dei reali problemi, ma che li tratta con arroganza.

Calenda, stoccata a Renzi

“Se ti dimetti, ti dimetti” è questo il fulcro del discorso di Calenda, indirizzato a Renzi. Sempre su Twitter il ministro commenta anche la decisione di Renzi, a suo dire dannosa sia per Renzi stesso che per il PD. Secondo Calenda, inoltre, il post elezioni è stato completamente sbagliato da parte del PD, che ha cercato soltanto di pensare al proprio – mero – interesse, più che avvicinare persone al partito, attraverso nuova linfa e campagne di tesseramento.

Infine, in risposta a chi ha accusato il PD di farsi guerra da solo, ha metaforicamente indicato i membri del partito come formiche impazzite, che lottano tra di loro e fanno sì che il tutto si rovini a partire dalle sue stesse basi.

Redazione Avatar

Redazione