Pesaro Capitale italiana della cultura 2024: le parole di Dario Franceschini
Da Redazione
Marzo 17, 2022
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato che Pesaro (comune che si trova nelle Marche) sarà la Capitale italiana della cultura 2024: le altre finaliste erano Ascoli Piceno, Chioggia (Ve), Grosseto, Mesagne (Br), Sestri Levante con il Tigullio (Ge), Siracusa, i due comuni uniti Paestum-Alto Cilento (Sa), Viareggio (Lu) e Vicenza, ma ad avere la meglio è stata Pesaro. Il titolo conquistato dal comune dura un anno e prevede un milione di euro di finanziamento.
Pesaro Capitale della cultura 2024: orgoglio per le Marche
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha dedicato la vittoria a Kharkiv, città ucraina, martoriata dai bombardamenti. L’assessore alla cultura delle Marche, Giorgia Latini, invece, entusiasta per la vittoria, ha dichiarato che Pesaro è “un grande orgoglio”, e che sicuramente “fa salire le Marche sul gradino più alto”. Secondo l’assessore l’obiettivo è stato raggiunto grazie alla capacità di creare un mix perfetto tra natura e cultura e spera che si tratti di una possibilità per rilanciare le Marche “a partire dalle aree interne: rete e progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica culturale regionale per la rigenerazione dei borghi”.
Il sindaco invece ha scritto su Facebook: “Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni. Si impara e si cresce. E il mio desiderio è proprio questo. Portare il Comune di Pesaro ad essere ancora più grande ed aperto, a costruire un nuovo rapporto con lo spazio, sostenibile e innovativo, fondato sempre di più sulla bellezza e sulla cultura del fare. Buon lavoro a Pesaro e ai pesaresi”.
Le dichiarazioni del Ministro della Cultura Dario Franceschini
Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha visto come un gesto simbolico e forte da parte del sindaco quello di dedicare la vittoria a Kharkiv e ha scritto circa la vittoria di Pesaro: “Ogni anno questa competizione diventa più virtuosa e di qualità e anche le nove città che non hanno vinto il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 potranno fregiarsi del titolo di finalista, come avviene per gli Oscar. Entrare nella short list e competere fino alla fine è già un grande risultato”. Questa competizione, ha detto per concludere il ministro, “è davvero una bella storia anche in questo momento così complicato, in cui abbiamo incontrato di nuovo la guerra, che ci impone di riflettere e agire in tutti i modi possibili. Ma guardiamo con fiducia e speranza al 2024”.
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