Rischio salmonella nel salame piccante, quali sono i lotti ritirati
Da Redazione
Ottobre 07, 2017
Un lotto di salame piccante del Salumificio Del Nera, in provincia di Perugia, contiene salmonella: l’allarme del Ministero della Salute, quali sono i lotti contaminati e cosa si deve fare in questi casi
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Allarme salmonella, ritirati lotti salame piccante in Italia
A causa della presenza di salmonella, il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di salame piccante che è stato prodotto dal Salumificio Del Nera, in provincia di Perugia. L’avviso è datato al 4 ottobre 2017. L’ultimo richiamo di alimenti contaminati, in ordine cronologico, aveva interessato nei giorni scorsi degli spinaci surgelati per sospetta contaminazione da mandragora. Il caso è stato discusso anche in televisione dai principali media di informazione. Di recente si sono avuti altri casi di contaminazione alimentare, che per fortuna non hanno avuto ulteriori conseguenze per la salute dei consumatori.
Salmonella nel salame piccante, quali sono i lotti richiamati
Il lotto ritirato del salame piccante del Salumificio Del Nera è quello prodotto in data 18 agosto 2017 ed ha per scadenza di consumazione il 18 aprile 2018. Il richiamo interessa le confezioni da 350 grammi con la sigla Q1920/L, il marchio dello stabilimento. Come avviene per gli altri casi di richiamo alimentare, non bisogna assolutamente consumare il prodotto in questione. Si deve immediatamente restituire il lotto al supermercato in cui si è effettuato l’acquisto, altrimenti si può gettare via. Se si è mangiato il salume e si hanno determinati sintomi, si ha probabilmente una intossicazione alimentare con rischio salmonellosi.
Salmonella nel salame piccante, quali sono i sintomi
I sintomi più comuni di salmonella sono nausea, febbre, mal di testa, dolori allo stomaco, diarrea e vomito, che iniziano a comparire entro tre o quattro giorni dal consumo del prodotto, in questo caso il salame piccante. Il più delle non è assolutamente necessario l’intervento esterno di un medico e i disturbi passano da soli, ma ovviamente in soggetti più delicati, come bambini, anziani e persone convalescenti e debilitate (con difese immunitarie basse), è bene intervenire tempestivamente e chiamare il proprio medico curante. Ma attenzione a dirgli che probabilmente c’è rischio salmonellosi, in quanto gli antibiotici sono altamente sconsigliati per scongiurare la resistenza agli antibiotici invece di scongiurare la presenza di questo batterio nelle feci.
Salmonella nel salame piccante, come prevenire la diffusione
La salmonella si combatte con la buona cottura. Per prevenire la contaminazione è necessario cuocere bene gli alimenti, specie di derivazione animale, allo scopo di eliminare eventuali batteri, in più si deve lavare bene frutta e verdura con acqua fredda e bicarbonato prima del loro consumo. Carne, pesce e derivati sono i cibi più contaminati perché i batteri trovano terreno fertile per proliferare e scatenare la salmonellosi, per questo il salame piccante, anche se ha minime tracce di questi organismi, è stato ritirato prontamente dal mercato dopo l’allerta del Ministero della Salute.
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