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Roghi in California: aumentano le vittime, è stato di emergenza

Da Redazione

Luglio 30, 2018

Roghi in California: aumentano le vittime, è stato di emergenza
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I roghi in California continuano a rappresentare una minaccia per gli Stati Uniti. Lo stato occidentale americano è ormai bersaglio degli incendi che non si placano, per via delle alte temperature e del vento, a favorirne la diffusione. Non solo l’evacuazione di migliaia di case (con oltre 500 che sono andate distrutte dagli incendi), non solo la situazione spiacevole. Al computo totale si aggiungono sei vittime, che fanno sì che il presidente degli Stati Uniti – Donald Trump – abbia dichiarato lo stato di emergenza.

Roghi in California: sono 6 le vittime

E’ stato ribattezzato “Carr Fire” il rogo che sta devastando il nord della California, agendo a nord di Redding. I numerosi incendi che si sono moltiplicati nelle ultime ore e non accennano a fermarsi (date le alte temperature e l’azione del vento a favorirne la diffusione) hanno provocato un vero e proprio disastro. Sono 38 mila le persone che sono state evacuate dalle loro abitazioni: oltre 500 case, inoltre, sono già state rase al suolo dagli incendi.

Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza, ordinando alla Fema (agenzia di gestione delle emergenze) di sostenere le autorità californiane. Per ora il dato negativo è di sei vittime: tre pompieri, una donna di 70 anni, Melodie Bledsoe, e i suoi nipotini James Roberts, 5 anni, e Emily Roberts, 4 anni.

La probabile origine dei roghi in California e l’estensione degli incendi

Intanto, mentre si cerca di placare con ogni forza possibile i roghi in California, è stato arrestato un uomo di 32 anni, ritenuto responsabile della creazione di alcuni roghi. L’uomo, Brandon McGlover, è accusato di aver dato origine a nove focolai nella contea di Riverside. 15, inoltre, sono i capi d’accusa che gli sono stati contestati, nonostante McGlover si sia proclamato innocente.

Sono 32.749 gli ettari consumati dal “Carr Fire”,  contro i 19.551 di venerdì. «I venti, le alte temperature e la vegetazione secca hanno ancora il potenziale per alimentare la crescita del fuoco: la propagazione del fuoco è stata attiva in tutte le direzioni e ha fatto passi significativi», ha detto l’ente dello Stato che si occupa di proteggere foreste pubbliche e private dai roghi. A queste parole si aggiungono quelle del procuratore Jerry Brown, che aveva chiesto assistenza federale. Pronta risposta da parte di Trump, che ha dichiarato lo stato di emergenza.

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