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Snapchat quotata in Borsa, visualizzazioni in calo

Da Redazione

Febbraio 04, 2017

Snapchat quotata in Borsa, visualizzazioni in calo
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Snapchat è pronta per il grande salto: cinque anni dopo il suo lancio, la app di messaggistica istantanea attenta alla privacy è pronta a essere quotata ufficialmente in Borsa. L’azienda Snap Inc. ha presentato l’offerta pubblica iniziale, in gergo IPO, scegliendo il simbolo SNAP. Si spera così di raccogliere 3 miliardi di dollari grazie anche ai dati che indicano una continua crescita delle utenze: la app può contare su una base d’utenza pari a 158 milioni di utenti giornalieri, mentre la IPO conterà di aumentare la valutazione aziendale a circa 20 miliardi di dollari nonostante un visualizzazioni in calo riscontrato nell’ultimo periodo.

D’altronde, la guerra tra Snapchat e le altre app di messaggistica istantanea (Facebook con Whatsapp in testa) è cosa nota, ma il leggero calo di visualizzazioni non fermerà l’imminente quotazione in Borsa della realtà californiana: per quanto riguarda i ricavi, nel 2016 SNAP ha raggiunto quota 404 milioni di dollari superando le aspettative e il business pubblicitario ha fatto il resto. C’è da dire che anche le perdite hanno subito un drastico aumento, perché sono passate da circa 370 milioni di dollari e 514 milioni di dollari. La causa è da imputarsi alla forte concorrenza tra le app di messaggistica e non preclude un disastro se quotata in Borsa, visto che Twitter era in perdita al momento dell’IPO. Solo Facebook era in attivo, ma perché è stato uno dei primi social network a compiere questo importante passo dal punto di vista economico.

SNAP è una start-up di messaggistica istantanea  attenta alla privacy, fondata nel 2011 con il nome Snapchat in California, nella Silicon Valley. I suoi utenti si concentrano nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni, secondo i dati più recenti. Gli analisti sono sicuri: la app quotata in Borsa sarà certamente l’offerta pubblica iniziale più alta da quella record nel 2014, anno in cui faceva capolino nelle borse mondiali Alibaba. Il fuoco incrociato di Twitter, Facebook e Instagram ha fatto rallentare la sua crescita e le visualizzazioni sono in leggero calo: un dettaglio che potrebbe spaventare gli investitori ma non i vertici dell’azienda, ansiosi di avere riscontri su questo importante passo dal punto di vista economico.

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