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“Spesso buono oltre”: nuove norme anti spreco alimentare dall’UE

Da Redazione

Marzo 09, 2023

“Spesso buono oltre”: nuove norme anti spreco alimentare dall’UE
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L’Unione Europea valuta l’aggiunta della dicitura “Spesso buono oltre” sulle etichette degli alimenti accanto alla data di scadenza per allungarne la vita e ridurre lo spreco.

“Spesso buono oltre”: nuove norme anti spreco alimentare dall’UE

La Commissione europea ha proposto agli esperti degli Stati membri di revisionare le norme sulla data di scadenza degli alimenti. La proposta è di aggiungere all’etichetta la dicitura “Spesso buono oltre” in aggiunta a “Da consumarsi preferibilmente entro”.

L’obiettivo della modifica che Bruxelles sta esaminando è di ridurre lo spreco alimentare allungando la vita degli alimenti. I numeri dello spreco alimentare annuale dell’Unione Europea sono esorbitanti: si calcolano circa 57 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (127 chili per abitante); il costo complessivo a carico degli Stati membri per lo spreco alimentare ammonta a circa 130 miliardi di euro.

L’Esecutivo dell’Unione Europea considera l’aggiunta della dicitura “Spesso buono oltre” utile non soltanto alla riduzione degli sprechi alimentari, ma consente anche “una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”.

Infatti, nella bozza del provvedimento sul tavolo della Commissione europea, si legge che “la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette da consumare entro” – come indicatore di sicurezza – e “da consumarsi preferibilmente entro” – come indicatore di qualità.

Etichette e Nutriscore: i dibattiti alimentari in Europa

La proposta di allungare la vita degli alimenti attraverso l’inserimento in etichetta della dicitura “Spesso buono oltre”, si inserisce anche nel dibattito europeo Nutriscore (ovvero l’etichetta a cinque colori che semplifica il sistema di valutazione nutrizionale, assegnando un punteggio complessivo ad un alimento sulla base dei valori nutrizionali dello stesso).

L’introduzione del Nutriscore così come è stata presentata ad oggi non favorirebbe i prodotti alimentari italiani. In primis i vini, che in quanto alcolici non godrebbero di un buon punteggio nutrizionale, scoraggiandone potenzialmente l’acquisto.

L’eurodeputato Paolo De Castro (Pd) ha spiegato a questo proposito che al momento non c’è nessuna intenzione di modificare il pacchetto delle informazioni ai consumatori, come l’etichettatura nutrizionale fronte-pacco e gli avvertimenti salutistici sugli alimenti. In questa legislatura molto difficilmente ne discuteremo”.

Coldiretti reagisce positivamente al possibile stop al Nutriscore con la discussione sulle nuove indicazioni in etichetta relative alle date di scadenza dei cibi per le quali è invece importante mantenere in modo chiaro la dicitura ”consumare preferibilmente entro” per dare al consumatore un limite temporale di garanzia sul mantenimento delle caratteristiche di qualità di ciò che porta in tavola”.

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