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Spid eliminato? Il governo propone l’integrazione con la carta d’identità digitale

Da Redazione

Dicembre 20, 2022

Spid eliminato? Il governo propone l’integrazione con la carta d’identità digitale
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Il governo sarebbe pensando all’eliminazione dello Spid, che potrebbe convergere direttamente nella carta d’identità elettronica. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha spiegato che potrebbe esserci una trasformazione della carta d’identità elettronica, in grado di acquisire più funzioni che, in questo momento, vengono gestite grazie allo Spid, come l’accesso a portali di informazione o gestione dei propri dati personali. Si tratta di una misura, come spiegato dal sottosegretario, che andrebbe incontro a quelle realtà che trovano difficoltà nell’utilizzo dello Spid in determinate occasioni.

Le nuove misure del governo sull’eliminazione dello Spid

Alessio Butti ha spiegato che l’eliminazione possibile dello Spid potrebbe rappresentare una semplificazione della vita digitale dei cittadini, servendosi di quello strumento che, dal 1931, viene posseduto da tutti coloro che vivono all’interno di un paese. La nuova carta d’identità elettronica, dunque, potrebbe assumere le medesime funzioni dello Spid, integrando le caratteristiche di quest’ultimo in uno strumento che tutti possiedono e potrebbero, di conseguenza, utilizzare in modo più semplice per la propria vita in digitale.

Si tratterebbe, aggiunge il sottosegretario con delega, di una semplificazione in grado di far risparmiare sui costi, fornendo direttamente una identità digitale senza l’utilizzo delle piattaforme di gestione dello Spid.

Le dichiarazioni di Alessio Butti sull’eliminazione dello Spid

Alessio Butti ha rilasciato delle importanti dichiarazioni a proposito dell’eliminazione dello Spid, che potrebbe essere integrato nella carta d’identità elettronica: “Stiamo lavorando, sulla base di questa idea, sondando le necessità di tutti gli stakeholder coinvolti. I primi esiti dei nostri colloqui sono incoraggianti e li puntualizzeremo nei prossimi mesi con estrema trasparenza. Vorremmo lavorare per assicurare il rilascio della Cie da remoto, a costo zero e in 24 ore, e per garantirne la sua usabilità, attraverso soluzioni semplici almeno quanto lo Spid. Nei prossimi mesi occorrerà coinvolgere i fornitori di identità digitale. Un’idea potrebbe essere chiedere loro un supporto alla migrazione a Cie, favorendo una transizione negoziata tra i due sistemi”.

Il sottosegretario ha poi citato i limiti attuali della carta d’identità elettronica: “oggi sconta tre limiti. Anzitutto i lunghi tempi di rilascio (diversi da Comune a Comune). Per ottenerla, inoltre, i cittadini devono pagare 16,79 euro e recarsi fisicamente presso un ufficio comunale. La Cie è ancora poco usabile da Pc e smartphone, perché richiede un lettore smartcard da collegare, o uno smartphone con lettore Rfc (per intenderci, quello che possiamo usare al posto della carta di credito). Anche se alcuni telefonini di nuova generazione sono dotati di tecnologia Rcf, restano ancora alcuni ostacoli. Si tratta di questioni già note e che oggi stiamo quindi affrontando”.

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