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Stato di allarme a Gerusalemme: nuovo attacco, arrestate 42 persone

Da Redazione

Gennaio 28, 2023

Stato di allarme a Gerusalemme: nuovo attacco, arrestate 42 persone
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Nuovo attentato a Gerusalemme dopo l’uccisione di sette persone fuori una sinagoga: fermato un ragazzo di 13 anni che ha ferito due israeliani.

Nuovo attacco a Gerusalemme: fermato un ragazzo di 13 anni

Dopo il raid dell’esercito israeliano in cui sono morti nove palestinesi e l’attentato fuori ad una sinagoga che ha ucciso sette israeliani, non si arrestano gli scontri tra Israele e Palestina in un momento in cui la tensione è altissima.

Altre due persone, cittadini israeliani, sono state ferite da colpi d’arma da fuoco esplosi da un bambino palestinese di 13 anni. Il ragazzo è stato fermato dalle forze dell’ordine israeliane.

Il nuovo attacco ha avuto luogo ancora una volta a Gerusalemme Est, alle pendici delle mura della città vecchia, per la precisione nel rione a popolazione mista di Silwan. Nella zona risiedono ebrei ortodossi che in questi giorni celebrano la festività di Al -Shabbat.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, è arrivato sul posto con il ministro Ben Gvir, e ha affermato che “Israele agirà con determinazione e compostezza”, ha poi rivolto un invito agli israeliani a “non farsi giustizia da soli”.

I due israeliani feriti dal 13enne palestinese sono padre e figlio, rispettivamente di 45 e 22 anni. La radio militare riferisce che le loro condizioni di salute sono critiche ma stabili.

Intanto il portavoce del movimento islamico palestinese di Hamas, Hasem Kassem, ha commentato questo ultimo attacco, ad opera di un bambino di 13 anni, affermando: “L’azione eroica a Silwan è la conferma che la resistenza continuerà in tutti i territori occupati ed è una risposta ai crimini commessi dall’occupante contro il nostro popolo nei luoghi sacri”.

Stato di allarme a Gerusalemme, 42 arresti e spiegamento di forze

Intanto, la polizia e l’esercito di Israele hanno rastrellato tutti i quartieri di Gerusalemme per individuare e catturare i possibili fiancheggiatori del responsabile del primo attentato, in cui hanno perso la vita sette persone fuori ad una sinagoga. Sono state fermate 42 persone associate all’attacco, tra questi anche alcuni familiari dell’attentatore, genitori compresi.

I militari israeliani hanno comunicato che: “a seguito di una valutazione delle Forze di difesa israeliane, è stato deciso di rafforzare la divisione di Giudea e Samaria (Cisgiordania) con un ulteriore battaglione”. È stato dunque innalzato lo stato di allerta in tutto il paese.

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