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Tumore alla prostata, l’alimentazione incide: più a rischio gli obesi

Da Redazione

Febbraio 09, 2018

Tumore alla prostata, l’alimentazione incide: più a rischio gli obesi
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Il tumore alla prostata è un male invasivo che può diventare difficile da curare, una volta che si sono formate le metastasi.

Ad incidere su questo tipo di cancro comunque è l’alimentazione che un uomo segue, se infatti tende a consumare cibi ricchi di grassi la formazione delle metastasi avviene in maniera più rapida.

La relazione tra il cibo e il tumore alla prostata

Alcun ricercatori della scuola di medicina di Harvard (Boston) hanno condotto due studi, pubblicati rispettivamente sule riviste scientifiche «Nature Communications » e «Nature Genetics », sotto la guida dell’italo-americano Pier Paolo Pandolfi.

Gli scienziati hanno notato che il rischio di sviluppo del tumore alla prostata è strettamente correlato alla riduzione di due geni (Pten e Pml), senza di essi infatti si altera il metabolismo della cellula e aumenta la produzione dei grassi.

Nelle cavie, quando la dieta è stata gonfiata di grassi saturi, i ricercatori hanno notato per la prima volta la comparsa di metastasi nei topi colpiti dal tumore. Dunque l’ipotesi avanzata nello studio è che i fattori di vita come la dieta incidano sullo sviluppo del male del secolo.

Un’ipotesi avallata dal fatto che nei topi, che di solito seguono una dieta di tipo vegetale senza grassi saturi, il tumore della prostata non provoca quasi mai metastasi. .

Un farmaco contro l’origine delle metastasi

In seguito a questa scoperta, i ricercatori hanno deciso di somministrare ai topi un farmaco ancora oggi in fase di studio per il trattamento dell’obesità (fatostatina), che blocca la sintesi dei grassi.

La molecola ha costituito una grande regressione del cancro e la soppressione delle metastasi. Pandolfi ha affermato che «Si tratta di un composto ben tollerato che agisce bloccando la produzione dei lipidi». Il capo team spera che entro un anno si possa testare il farmaco anche sull’uomo, così che avvenga pure lo stop alla formazione delle metastasi.

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