Vita su Marte, è possibile? Trovate delle molecole organiche
Da Redazione
Giugno 08, 2018
C’è vita su Marte? E’ la domanda delle domande, che dal punto di vista scientifico ma non solo ha ormai preso piede da diversi anni. Questa domanda potrebbe finalmente trovare una risposta esaustiva dopo uno studio condotto da Curiosity, a lavoro – sul suolo marziano – ormai dal lontano 2012. La scoperta che è stata fatta potrebbe contribuire in maniera essenziale agli studi per dimostrare che c’è, sì, vita su Marte. Sono infatti state trovate delle molecole organiche sul suolo del Pianeta Rosso. Non solo: c’è stato un notevole aumento di metano nell’atmosfera, gas essenziale per gli esseri viventi. Le scoperte sono state pubblicate sulla rivista scientifica Science, anche se ci vorranno ancora molti anni e studi, nonchè ulteriori analisi sul suolo marziano, prima di arrivare a delle risposte definitive.
Vita su Marte, le tracce nei sedimenti
Curiosity, che è giunta a un’importantissima scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo scientifico, lavora ormai già da sei anni su Marte. E’ una sonda spaziale grande quanto una moderna utilitaria che lavora in un’area definita Aeolis Mons: si tratta di una montagna alta circa 5mila metri che sorge alla base del cratere Gale. La sonda lavora su di un suolo dove, si ipotizza, si trovava un grande lago circa 3 miliardi di anni fa. Proprio alla base di questo lago si sarebbero depositati dei sedimenti, utili, sulla Terra, per conservare tracce organiche anche per miliardi di anni.
Si ipotizza che il territorio marziano fosse certamente meno arido di quanto sia oggi. Per analizzare i sedimenti c’è bisogno che Curiosity, dotato di un piccolo trapano in grado di penetrare nel suolo, scenda di qualche centrimetro sotto terra, prelevi il campione e lo porti in superficie. Una volta completata quest’operazione, c’è da depurare il campione da eventuali scorie, attraverso un sistema di combustione di cui è dotato Curiosity stesso. Una volta analizzato il campione, i risultati vengono inviati sulla Terra dove un team di studiosi può formulare le sue ipotesi.
Fino a qualche tempo fa, nonostante questo sistema ben elaborato, i risultati ottenuti erano nulli o scarsi. Con le ultime analisi effettuate da Curiosity, invece, è stata rilevata una presenza di tracce organiche 100 volte superiore rispetto ai precedenti campioni esaminati. Si tratta di molecole di carbonio, uno degli elementi fondamentali per la vita sulla Terra. Le molecole sono presenti sotto forma di cherogeni, composti che di solito sono accompagnati da zolfo, che permette la conservazione delle molecole.
Vita su Marte, la situazione del metano
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science, anche se c’è bisogno ancora di numerosissimi studi, nonchè anni, per arrivare a delle conclusioni definitive. Chiave di svolta però potrebbe essere offerta ancora una volta da Curiosity, dotato di un’ampolla contentente del liquido che, versato sulle rocce marziane, isolerebbe le tracce organiche evitando tutta la complessa operazione sopraccitata.
Un’altra scoperta pubblicata sulla rivista Science è quella relativa alla situazione del metano sul territorio di Marte. Il metano è un gas fondamentale sulla Terra che, oltre ad essere divenuto importantissimo negli ultimi anni (nelle nostre realtà) si trova in gran quantità sul nostro suolo. La presenza di metano su altri pianeti potrebbe sottolineare la possibilità che su questi pianeti stessi ci sia vita. Il valore del metano, che è aumentato negli ultimi tempi nell’atmosfera di Marte, non è tuttavia stabile: cambia a seconda delle stagioni, modificando continuamente il suo valore e non dando la possibilità di studi approfonditi in merito. La presenza di metano su Marte è, rispetto alla Terra, irrilevante: 0,4 parti per miliardo contro le 1800 della Terra. Non si sa bene da cosa sia generato: potrebbero essere dei semplici processi geologici o, idea più suggestiva, potrebbe essere generato da colonie di microorganismi.
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