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Voltura e subentro, ecco quali sono i tempi tecnici da considerare

Da Redazione

Novembre 26, 2019

Voltura e subentro, ecco quali sono i tempi tecnici da considerare
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Quando si parla di voltura, si fa riferimento a quella particolare operazione con cui si effettua la richiesta di cambio dell’intestatario sulla bolletta di un’utenza ben precisa che ovviamente risulta ancora attiva. Invece, si parla di subentro nel momento in cui il contatore non risulta attivo e c’è la necessità di portare a termine un’operazione di riattivazione.

Nel momento in cui ci si trasferisce in una nuova abitazione, è chiaro come le operazioni di subentro, piuttosto che di voltura, sono fondamentali. Ci sono delle tempistiche differenti per portare a termine una voltura piuttosto che un’operazione di subentro. È chiaro che, di conseguenza, serve fare dei calcoli ben precisi per essere certi di avere ogni fornitura attiva nel momento in cui si mette piede nella nuova abitazione.

Voltura e subentro, le tempistiche

Ecco spiegato il motivo per cui c’è la necessità di conoscere le esatte tempistiche con cui vengono attivate le forniture e con cui vengono sbrigate le diverse pratiche. Ad esempio, in riferimento alla voltura della luce e del gas, dopo aver aderito a una delle numerose e vantaggiose offerte luce e gas, magari servendosi dei comparatori presenti online per trovare quella migliore per le proprie esigenze, secondo il portale dell’Autorità, il tempo tecnico minimo per il termine dell’operazione è pari a 4 giorni lavorativi dal momento in cui ha fatto richiesta il cliente.

Spostando il discorso sul subentro, invece, è necessario effettuare una distinzione molto importante tra il periodo del subentro per la fornitura della luce e quello per la fornitura del gas. Per quanto riguarda il primo tipo di subentro, servono almeno 7 giorni lavorativi. In poche parole, il fornitore ha due giorni di tempo per inviare la richiesta al distributore e il secondo ne ha 5 per portare a termine l’attivazione.

Per quanto concerne il subentro per la fornitura di gas, invece, servono circa 12 giorni lavorativi. Sì, dal momento che il fornitore ha 2 giorni lavorativi di tempo per inoltrare la richiesta al distributore locale di gas metano e il secondo ne ha 10 per mandare un tecnico e procedere con l’attivazione del gas.

Per quanto concerne la riattivazione del contatore, l’Autorità ha evidenziato come debba essere disposta una somma di indennizzo a favore del cliente nel caso in cui l’operazione di subentro superi tali limiti precedentemente indicati. Il cliente ha diritto a ricevere un risarcimento automatico pari a 35 euro se il ritardo avviene entro il doppio del tempo previsto. La somma che spetta al cliente sale a 70 euro se il subentro viene portato a termine entro il triplo del tempo previsto e di 105 euro se tale operazione supera entrambe le soglie appena indicate.

Per quanto riguarda la fornitura di gas, invece, nel caso in cui l’attivazione venga portata a termine superando le tempistiche previste, ecco che la responsabilità viene assegnata al distributore. Di conseguenza, il cliente ha diritto a ricevere una somma pari a 30 euro come risarcimento.

Chi contattare e quali documenti servono?

Chiaramente per lo svolgimento delle varie operazioni di voltura oppure di subentro, bisogna contattare dei numeri prestabiliti per ciascun fornitore. Inoltre, è necessario mettere in evidenza come tale procedura possa essere portata a termine anche direttamente online, con la sottoscrizione di un’offerta specifica.

Tra i documenti che vanno preparati per portare a termine la voltura oppure il subentro troviamo i dati personali, tra cui codice fiscale, fotocopia della carta d’identità, indirizzo di residenza e recapito telefonico. Per la voltura o subentro della luce serve la potenza impegnata e il numero POD del contatore, mentre per il gas serve il codice PDR, che si trova tranquillamente in bolletta. Servono le coordinate del c/c bancario o postale, nel caso in cui il pagamento avvenga mediante addebito bancario o postale, l’autolettura del contatore.

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