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Wormhole, o Ponte di Einstein-Rosen: cos’è e perché se ne parla

Da Redazione

Dicembre 07, 2022

Wormhole, o Ponte di Einstein-Rosen: cos’è e perché se ne parla
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Recentemente si sente molto parlare di “Wormhole”, o Ponte di Einstein-Rosen, e di come potrebbe rivoluzionare la scienza e la ricerca. Ma di cosa si tratta?

Wormhole, o Ponte di Einstein-Rosen: che cos’è

Un wormhole (anche definito Ponte di Einstein-Rosen) è una struttura speculativa che collega punti distanti nello spaziotempo e si basa su una soluzione speciale delle equazioni di campo di Einstein.

Un wormhole può essere visualizzato come un tunnel con due estremità in punti separati dello spaziotempo. Punti separati dello spaziotempo possono essere luoghi diversi, punti diversi nel tempo o entrambe le cose contemporaneamente.

I wormhole sono coerenti con la teoria generale della relatività, ma resta da vedere se esistano davvero. Molti scienziati postulano che i wormhole siano semplicemente proiezioni di una quarta dimensione spaziale.

Teoricamente, un wormhole potrebbe collegare distanze estremamente lunghe come un miliardo di anni luce, o distanze brevi come pochi metri, o diversi punti nel tempo, o anche diversi universi.

Se i Ponti di Einstein-Rosen esistessero, potrebbero consentire i viaggi nel tempo nonché offrire la possibilità di comunicare con universi paralleli.

Perché si parla di Wormhole: gli scienziati hanno provato a costruirlo

Per la prima volta, gli scienziati hanno creato un esperimento di calcolo quantistico per studiare la dinamica dei ponti di Einstein-Rosen, ovvero scorciatoie attraverso lo spaziotempo che potrebbero aggirare i limiti di velocità cosmica della relatività.

I wormhole sono tradizionalmente confinati alla fantascienza, dalla corsa sfrenata di Jodie Foster in “Contact” ai colpi di scena che piegano il tempo in “Interstellar”. Ma i ricercatori dietro l’esperimento, riportato nel numero del 1 dicembre della rivista Nature, sperano che il loro lavoro possa aiutare i fisici a studiare il fenomeno per davvero.

La fisica del Caltech Maria Spiropulu, in un comunicato stampa ha dichiarato: “Abbiamo trovato un sistema quantistico che mostra le proprietà chiave di un wormhole gravitazionale, è sufficientemente piccolo per essere implementato sull’hardware quantico di oggi”.

Spiropulu è la principale ricercatrice del programma di ricerca finanziato dal governo federale noto come “Quantum Communication Channels for Fundamental Physics”.

In ogni caso, non è ancora arrivato il momento per i viaggi nel tempo: questa simulazione non è altro che una simulazione, analoga ad un buco nero o ad una supernova generati al computer.

I fisici non vedono ancora alcuna condizione per cui si possa effettivamente creare un ponte di Einstein-Rosen attraversabile. Qualcuno dovrebbe prima inventare l’energia negativa.

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