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ZES in Italia, tutte le agevolazioni fiscali nelle zone economiche speciali

Da Redazione

Giugno 10, 2017

ZES in Italia, tutte le agevolazioni fiscali nelle zone economiche speciali
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In Italia si parla tanto che ci sono tante tasse da pagare tra Ires, Irap, imposte comunali, sia per quanto riguarda i privati, sia per le aziende. Tanti oneri fiscali e pochi aiuti, ma non se si ha la fortuna di abitare nelle ZES, le Zone Economiche Speciali. Il governo sta studiando delle apposite agevolazioni fiscali per incentivare investimenti e quindi il lavoro in questi territori che, diciamolo, non sono facili dal punto di vista economico. Avere esenzioni per quanto riguarda l’Ires, l’Irap, le imposte comunali e soprattutto, per le ditte, avere la possibilità di abbattere e tagliare i contributi dei dipendenti effettivi e per le nuove assunzioni. Di seguito, nello specifico, quali sono questa sorta di zone franche e quali incentivi sono riservati per le imprese che vorrebbero investire in queste aree.

Che cos’è una ZES? E’ l’acronimo di Zona Economica Speciale, un territorio all’interno di una nazione in cui sono adottate delle specifiche leggi finanziarie ed economiche. Queste sono state emanate per cercare di attrarre capitali da nuovi investitori, sia italiani, ma soprattutto stranieri che si dimostrano interessati a investire. Per incentivare gli investimenti, il Governo ha pensato di stabilire delle zone specifiche in cui si possono ottenere trattamenti fiscali agevolati per attrarre forza lavoro autoctona. Quali sono queste agevolazioni fiscali?

Le agevolazioni fiscali delle ZES in Italia per le nuove imprese che avvieranno un’attività economica all’interno di queste aree sono l’esenzione dell’imposta sul reddito delle società per i primi otto periodi di esenzione dell’imposta; esenzione Irap e imposte comunali e riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende, per i primi cinque anni di attività. I territori interessati sono la Basilicata, la Campania, la Puglia, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna e il periodo è compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018. Chi fosse interessato, si consiglia di visionare i siti web delle Regioni menzionate per tutte le informazioni sulle procedure da seguire.

 

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