Cancro, i batteri dell’epidermide sono un metodo per distruggerlo
Da Redazione
Marzo 05, 2018
Dalla medicina una nuova scoperta legata ai batteri dell’epidermide, che con molta probabilità hanno una relazione con il cancro e la sua sconfitta. Almeno è quanto sostengono i ricercatori dell’Università della California di San Diego.
Batteri dell’epidermide, un metodo contro il cancro
Secondo gli studi, le alterazioni della popolazione batterica presente su tutto il nostro corpo potrebbero infatti difenderci dal cancro. Il dottor Richard Gallo, presidente del dipartimento di dermatologia dell’università sostiene che «Siccome ogni persona possiede molti ceppi diversi di stafilococco sul proprio corpo, abbiamo trovato che alcuni di essi posseggono geni 6-HAP su circa il 20 per cento della popolazione normale. Tuttavia, la rivelazione del fatto che questi esercitino un’attività anticancro è completamente nuova».
Gli scienziati hanno inoltre scoperto che uno specifico ceppo batterico di stafilocco, denominato Staphylococcus epidermidis, produce una sostanza chimica in grado di combattere i batteri nocivi che provocano alcune infezioni. Inoltre sembra che tali microorganismi siano in grado di produrre anche un composto anticancro specifico noto come 6-N-idrossaminopurina (6-HAP).
Batteri dell’epidermide, lo studio
Gli scienziati hanno fatto dei test di ricerca su modello animale, usando topi con stafilococco epidermis e altri che non lo avevano per niente. Ciò che però non sono stati capaci di stabilire è se è proprio la mancanza del batterio a consenitre la crescita del tessuto canceroso o meno.
Dai risultati è venuto fuori che i topi carenti di un particolare ceppo di Stafilococco epidermidis sulla loro pelle hanno presentato molti tumori dopo essere stati esposti parecchio tempo ai raggi ultravioletti (UV) cancerogeni.
Viceversa, i piccoli roditori che lo avevano in grande quantità non hanno sviluppato il cancro. Il 6-HAP è una molecola che mina la creazione del DNA, nota come sintesi del DNA, andando a prevenire la diffusione di cellule tumorali ed è in grado di sopprimere lo sviluppo di tumori cutanei indotti da UV.
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