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Coronavirus, Boris Johnson è grave: il premier in terapia intensiva

Da Redazione

Aprile 06, 2020

Coronavirus, Boris Johnson è grave: il premier in terapia intensiva
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Si aggravano le condizioni di salute di Boris Johnson che, stando a quanto è stato ricostruito – tra le tante testate giornalistiche – da Repubblica, sarebbe in terapia intensiva e sottoposto a ventilazione, a seguito di condizioni di salute che non fanno ben presagire. Il premier del Regno Unito, divenuto oggetto di grande polemica a seguito delle sue dichiarazioni iniziali sul Coronavirus e sull’immunità di gregge, ha dichiarato di recente di essere stato infettato dal SARS-CoV-2 e, dopo aver rassicurato il popolo inglese, è stato trasportato in terapia intensiva. Quali sono le sue condizioni?

L’ultimo tweet di Boris Johnson

Le ultime dichiarazioni, che sono state riportate da testate autorevoli nazionali e internazionali, relative alla terapia intensiva di Boris Johnson sono conseguenti all’ultimo tweet di Boris Johnson che, dopo essersi ritrovato in ospedale per quelli che ha definito come controlli di routine, ha tranquillizzato il suo elettorato e gli inglesi, seguendo una linea comune a quella adottata dalla Regina Elisabetta, che ha parlato per la quinta volta del suo regno alla nazione.

Il Premier britannico, a lungo nell’occhio del ciclone per le dichiarazioni sull’immunità di gregge e non solo, ha dichiarato di stare bene nel suo ultimo tweet: “Ieri sera, su consiglio del mio medico, sono andato in ospedale per alcuni esami di routine perché ho ancora i sintomi del coronavirus. Sono di buon umore e mi tengo in contatto con la mia squadra, perché lavoriamo insieme per combattere questo virus e per tenere tutti al sicuro.”

Come sta Boris Johnson?

La cronaca internazionale ha dimostrato che le dichiarazioni di Boris Johnson non corrispondono, attualmente, alla verità. Il premier britannico sarebbe finito in terapia intensiva per il complicarsi della sua situazione fisica e, secondo altre testate, sarebbe addirittura in terapia intensiva: gli assistenti personali del premier britannico hanno smentito la possibilità, nelle ore più recenti, di una complicazione fisica da parte di Boris Johnson; ovviamente, il replicarsi improvviso di notizie di cronaca riguardanti la terapia intensiva del premier britannico non è stato assolutamente frenato e, date anche le diverse fonti autorevoli che hanno riportato la notizia, si può dar fede alla versione secondo la quale il politico sia – anche se solo preventivamente, a seguito del complicarsi della semplice “tosse” che provava – in terapia intensiva.

Nonostante questa condizione, il portavoce di Johnson ha smentito categoricamente che Boris Johnson sia sottoposto a ventilazione polmonare, nonostante la notizia fosse stata riportata dall’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. Intervistato in merito, il portavoce ha dichiarato: “Questa è disinformazione da parte di Mosca e parte della sua narrativa di fake news in atto sin dall’inizio della crisi coronavirus […] Bisogna andarci cauti con queste cose”.

Più verosimilmente, l’ossigenazione potrebbe essere stata propedeutica alla terapia intensiva e non ad un tentativo estremo di ossigenazione o di ventilazione, a causa del complicarsi delle condizioni di salute di Boris Johnson. Nonostante la più concreta possibilità di cui è stata fatta precedentemente menzione, nessuno tra gli addetti ai lavori o dei portavoci di Boris Johnson ha confermato la notizia o dato valore a queste notizie di cronaca internazionale. Per questo motivo, è doveroso utilizzare il condizionale secondo cui se le notizie relative alla condizione di salute dovessero essere confermate, tutti gli incarichi del premier andranno in delega al Ministro degli Esteri Dominic Raab.

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