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Fondi pensione complementare: anticipo fino a 10 anni se si perde il lavoro

Da Redazione

Agosto 05, 2017

Fondi pensione complementare: anticipo fino a 10 anni se si perde il lavoro
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Fa parte del Decreto Legge sulla Concorrenza

Doppia manovra sulla previdenza complementare: con la Legge sulla Concorrenza si cercano nuove adesioni e risorse, attraverso la flessibilità nel versamento del Tfr, che può essere anche una parte rispetto all’importo maturando. La Legge, approvata in via definitiva dal Senato mercoledì, prevede due misure che possono essere lette come complementari, come la percentuale minima di Tfr da destinare alla previdenza complementare e l’anticipo della rendita per coloro i quali perdono il lavoro.

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Da adesso in poi, i contratti e gli accordi collettivi possono stabilire la percentuale minima di Tfr maturando da destinare alla previdenza complementare; in assenza di indicazioni, il conferimento è totale. Ci sono diverse percentuali di scelta: il 5% oppure il 10% oppure il 30 a seconda della realtà aziendale o di settore.

L’altro intervento deciso dalla legge sulla concorrenza riguarda l’anticipo della rendita a quanti sono rimasti senza lavoro da almeno 24 mesi, anche se mancano alcuni anni alla maturazione dei requisiti per la pensione. Il pagamento della rendita avviene esclusivamente su richiesta dell’iscritto e cinque anni prima dei termini ordinari per la pensione, non importa se per vecchiaia o se si usufruisce di quella anticipata. Si può arrivare a un anticipo di 10 anni. Questa rendita, definita temporanea, avrà una tassazione del 15% con sconti se si vanta un’anzianità superiore ai 15 anni. Su questo punto, però, servono dei chiarimenti da parte del Ministero dell’Economia. Inoltre, è stata confermata dalla Legge sulla Concorrenza la possibilità di riscatto parziale della posizione nella misura del 50% di quanto accumulato) in caso di cessazione dell’attività lavorativa con inoccupazione da almeno 12 mesi, o in caso di procedure di mobilità e cassa integrazione.

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