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Loretta Lynn: la storia della stella del country che ha dato voce alle donne

Da Redazione

Ottobre 05, 2022

Loretta Lynn: la storia della stella del country che ha dato voce alle donne
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She’s louder than most, and she’s gonna sing higher than you think she will,” con queste parole John Carter Cash, produttore degli ultimi dischi della star, descrive Loretta Lynn.

Loretta Lynn ha fatto il suo trionfale ingresso nell’universo della musica country negli anni in cui a dominare le radio statunitensi erano gli uomini, elevandosi a voce delle donne in un mondo, quello del country, che di femminista non aveva praticamente nulla.

Jack White, il cantante e chitarrista dei White Stripes, ha dichiarato in un’intervista al New York Times nel 2004, l’anno in cui ha prodotto per Loretta Lynn l’album vincitore di un Grammy Van Lear Rose, che la star “stava abbattendo le barriere per le donne al momento giusto”, e che le sue canzoni hanno come messaggio: è così che vivono le donne, questo è ciò che le donne pensano, e Loretta Lynn ha divulgato tale messaggio nel “reame campestre, dove molte donne non potevano fare ciò che volevano”.

Loretta Lynn non si è mai apertamente definita femminista, ma attraverso testi acuti e perspicaci ha trasformato la musica country in un genere attraverso cui le donne potessero esprimersi orgogliosamente e senza riserve. Loretta Lynn introduce le donne al genere country, i suoi testi sono inni alla libertà femminile e alla parità di genere.

Contenuti

Il divorzio, la pillola contraccettiva e la guerra: i temi più controversi affrontati da Loretta Lynn nei suoi testi

Al culmine della sua popolarità, alcuni pezzi di Loretta Lynn furono banditi dalle radio statunitensi, a causa delle tematiche considerate tabù affrontate dalla star in maniera schietta e risoluta.

Tra questi spiccano alcuni titoli, in primo luogo Rated X, che affronta il tema del divorzio e dei double standards che le donne divorziate sono costrette ad affrontare. Noi donne non abbiamo possibilità, scrive, e continua “Non importa ciò chef ai, parleranno comunque di te”.

In The Pill Loretta Lynn celebra la possibilità offerta alle donne dalla pillola contraccettiva, che solleva dalle loro spalle il peso di una possibile gravidanza indesiderata. Scrive a questo proposito:

This old maternity dress I’ve got
Is goin’ in the garbage

The clothes I’m wearin’ from now onWon’t take up so much yardageMiniskirts, hot pants and a few little fancy frillsYeah I’m makin’ up for all those yearsSince I’ve got the pill

Nel brano intitolato Dear Uncle Sam, rilasciato durante la guerra nel Vietnam, Loretta Lynn descrive l’angoscia di una moglie per la perdita del marito caduto al fronte:

My darling answered when he got that call from youYou said you really need him but you don’t need him like I doDon’t misunderstand I know he’s fighting for our landI really love my country but I also love my man

La posizione di Loretta Lynn sul femminismo e la parità di genere

Loretta Lynn non era solita esprimersi in modo esplicito durante le interviste per quanto riguarda la sua posizione rispetto a temi dalla forte rilevanza sociale come il femminismo e i diritti delle donne. Sosteneva di non voler parlare di cose che inevitabilmente genereranno scontento da una parte o dall’altra: la mia musica non ha politica, diceva.

Nonostante le sue dichiarazioni, i testi di Loretta Lynn sono particolarmente espliciti nella loro intrinseca presa di posizione. Coincidenza o meno, la maggiore assertività di Loretta Lynn ha coinciso con gli inizi dei primi movimenti femministi moderni. Se a parole Loretta Lynn rifiutava l’etichetta femminista, la sua musica racconta tutta un’altra storia: nella hit del 1978 We’ve Come a Long Way, Baby, canta:

I’ve loved you an’ I’ve always let you have the upper hand.How come you think you’re so smart, an’ I’m the weaker sex?There ain’t a man alive can match a woman, trick for trick. […]

Well, I don’t want to a wall to paint, but I’m a-gonna have my say.From now on, lover-boy, it’s fifty-fifty, all the way.Up to now I’ve been an object made for pleasin’ you.Times have changed and I’m demanding satisfaction too

L’ultimo saluto a Loretta Lynn, la più grande cantautrice del XX secolo

Loretta Lynn nel 1976 ha scritto i tempi sono cambiati, da ora è un 50 e 50, eppure il passare degli anni non rende meno attuali le parole della stella di Nashville, che ha dato voce attraverso la sua musica a milioni di donne.

Il produttore Jack White ha voluto ricordarla con un video il giorno della sua scomparsa, il 4 ottobre 2022, in cui sostiene che Loretta Lynn sia stata “la più grande cantautrice del ventesimo secolo […] Ci sono stati momenti in cui sono dovuto uscire e fare una pausa perché non riuscivo a credere a quello vedevo e sentivo”.

Nonostante gli innumerevoli successi e la sempreverde popolarità, Loretta Lynn è rimasta umile e ha apprezzato ogni vittoria senza mai darla per scontata. In Finding Her Voice (1993), testo dedicato alla storia delle donne nella musica country, si riporta una sua dichiarazione:

Sono orgogliosa di avere le mie idee, ma non sono meglio di nessun altro. Mi sono spesso chiesta il perché di tanta popolarità, e forse è questo il motivo. Penso di toccare le persone perché sono come loro e non distante da loro.

La legacy di Loretta Lynn continua a vivere nelle nuove stelle della musica country: ha spianato la strada a molte giovani donne che hanno trionfato in un universo che da tradizione è prevalentemente maschile. Da Miranda Lambert a Taylor Swift, il country rinasce non solo come genere amato e apprezzato dalle nuove generazioni, ma soprattutto come mezzo attraverso cui le donne raccontano a gran voce le loro storie, siano esse d’amore, orgoglio, libertà, ostacoli, tradimenti, pregiudizi e cuori spezzati.

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