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Nunziatura, ossa sepolte: oggi i primi risultati

Da Redazione

Novembre 05, 2018

Nunziatura, ossa sepolte: oggi i primi risultati
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Oggi pomeriggio sono attesi i primi risultati dei test sulle ossa occultate a Villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica. Gli agenti della Scientifica sono attesi dai magistrati e chiariranno se i resti trovati appartengono ad una o due donne. Per quanto riguarda il Dna invece occorrerà più tempo.

Cadaveri occultati, sono di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori?

L’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi è stata archiviata due anni fa, il ritrovamento delle ossa presso la sede della Nunziatura Apostolica ha riaperto il caso. La ragazza, cittadina vaticana, è sparita nel 1983, ad un solo mese di distanza da Mirella Gregori. Tanti i punti in comune, ma non è mai stata fatta chiarezza. Le ossa erano sotto al pavimento e murate nel battiscopa della cappella, secondo Il Messaggero sono di due adolescenti. Proprio oggi pomeriggio la Scientifica comunicherà il sesso delle vittime. Nei prossimi giorni invece verranno consegnati i risultati dei test condotti sui denti e i testi genetici per stabilire se i resti appartengono alle due ragazze scomparse nel 1983.

Test del Dna, perché è importante?

Gli inquirenti, in attesa dei risultati dei test, hanno acquisito i faldoni con la documentazione degli interventi eseguiti a Villa Giorgina nell’ultimo decennio. Il pavimento della cappella dove sono stati trovati alcuni dei resti, è stato rifatto negli anni ’80. I pm titolari dell’inchiesta sono sicuri del fatto che i cadaveri sono stati occultati e che si tratta di persone che dovevano sparire, stabilire la loro identità, servirà per capire quali sono i motivi che hanno spinto qualcuno a disfarsene in questo modo. Il test del Dna si è sempre rivelato utile per risolvere i cold case. L’ultimo in ordine di tempo è quello dell’omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa a novembre del 2010 e ritrovata qualche mese dopo in un campo, Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo in cassazione perché il test ha rinvenuto le sue tracce genetiche sugli indumenti intimi della ragazza.

Un’altra svolta è quella del delitto dell’Olgiata, dopo dieci anni dall’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, è stato incastrato l’assassino: il cameriere filippino ex dipendente della famiglia. Una traccia venne trovata sull’orologio indossato dalla vittima e sul lenzuolo con cui era stato avvolto il cadavere. La traccia apparteneva alla stessa persona. Nel 2011 Manuel Winston confessò l’omicidio e venne condannato a 16 anni di carcere.

Infine ricordiamo la scomparsa di Elisa Claps, il cui cadavere è stato trovato nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità a Potenza 17 anni dopo. L’unico sospettato del delitto, Danilo Restivo, venne incastrato appunto grazie al test del Dna, la perizia statbilì che appartenevano a lui le tracce genetiche trovate sulla maglietta della vittima.

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